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Attualità martedì 25 aprile 2023 ore 20:00
Inaugurazione bagnata per la Mostra Piante e Fiori
Il tempo variabile e la pioggia non hanno impedito l'apertura dell'appuntamento fiorentino tanto amato al Giardino dell'Orticultura
FIRENZE — La Mostra dei Fiori è un appuntamento sempre molto atteso che apre la stagione primaverile e quella autunnale con le sue due edizioni annuali. In particolare questa che inizia il 25 aprile Festa della Liberazione, si protrae fino al 1 maggio aprendo la bella stagione e inaugurando la sistemazione e rimessa a nuovo di giardini e terrazze di Firenze e dintorni ma non solo.
Gli appassionati non si sono fatti scoraggiare dal tempo e sono usciti dalla Mostra carichi di piante e fiori contenuti nelle classiche buste verdi.
La Mostra ospita più di 75 esperti di florovivaismo, orticoltura e frutticoltura con piante e fiori di ogni tipo e anche accessori, arredi, fertilizzanti. Offre inoltre un ampio programma culturale con corsi di giardinaggio e orti, conferenze, presentazioni e laboratori gratuiti.
Forse non tutti sanno che la Società Toscana di Orticultura che organizza e promuove la mostra (con il conosciutissimo Tepidario di Giacomo Roster nel suo logo), è stata istituita nel lontano 1854 su iniziativa dell'Accademia dei Georgofili per incentivare e promuovere l'industria del settore. Il suo primo Presidente prof. Filippo Parlatore è stato il fondatore della prima Società Botanica Italiana, sempre a Firenze che non a caso nel logo aveva rappresentato il Palazzo della Signoria e la Viola Eugenia Parlatore, fiore dedicato alla moglie. Di quegli anni è la prima Mostra inaugurata al giardino della Crocetta a Firenze che dà inizio ad una serie di mostre promotrici del settore che arrivano ai giorni nostri. Il suo Bullettino nato nel 1876 è una delle pubblicazioni più accreditate per quanto riguarda la botanica, la paesaggistica, il verde urbano e i giardini italiani. Dunque Firenze ha rappresentato il centro più importante per lo sviluppo dell'orticultura e l'agricoltura.
Un altro fiore all'occhiello fiorentino, motivo in più per visitare la mostra.
Chiara Lam Nang
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