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Attualità sabato 04 settembre 2021 ore 19:55

Green pass per Boboli, il caso divide i fiorentini

L'Associazione Idra si è opposta al provvedimento. Non contenta della replica del direttore degli Uffizi ha scritto al ministro Dario Franceschini



FIRENZE — Da Settembre per accedere al Giardino di Boboli occorre esibire la certificazione verde o green pass. La novità sarebbe andata di traverso ad alcuni residenti dell'Oltrarno, è quanto sostenuto dall'Associazione Idra che ha proposto una soluzione alternativa al direttore Eike Schmidt ed al ministro Dario Franceschini: una biglietteria senza green pass dedicata alla sola visita dell'area verde all'aperto.

Molti fiorentini sembrano però concordi con il provvedimento, almeno a giudicare dai commenti sui social network dove chi ha già il green pass non avrebbe problemi a mostrarlo anche per accedere al parco museale. Dunque il problema si pone per chi ne è sprovvisto o dovrebbe sottoporsi ad un tampone per poter entrare, anche se residente in diritto di accedere gratuitamente.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi ha risposto picche "Il Giardino di Boboli, seppure all’aperto, è a tutti gli effetti un museo" e dunque soggetto al green pass.

Sabina Laetitia de Waal e Girolamo Dell’Olio, segretaria e presidente di Idra hanno intrapreso a fine Agosto una corrispondenza con la direzione delle Gallerie degli Uffizi ed il Mibac per chiedere un ripensamento sulla certificazione verde per Boboli.

Idra ha sostenuto "Riaperto con qualche sbavatura il 27 Maggio, dopo due mesi e nove giorni Boboli richiude ai visitatori, e alla stessa popolazione fiorentina, a meno che non si disponga di un green pass, dai 12 anni in su. Una famiglia di abitanti dell’Oltrarno che beneficiano della gratuità entrando dall’ingresso in Via Romana se non hanno fatto in tempo ad avere due figli minori inoculati, solo per entrare nel giardino dovrebbero spendere, nelle 48 ore precedenti, 16 euro per i tamponi, più 15 euro a testa per padre e madre. Una passeggiata a Boboli costerebbe a questa famiglia almeno 46 euro, quando la farmacia presso la quale ha dovuto effettuare il tampone abbia aderito al protocollo per i test antigenici validi per il Green Pass! Altrimenti, il conto è anche più salato". 

Accusata di essere una Associazione "No Vax" Idra ha rispedito l'esclamazione ai mittenti ed ha perseverato nella richiesta di ravvedimento da parte delle istituzioni museali nazionali proponendo una soluzione alternativa: un ingresso da via Romana per la sola visita del giardino, senza obbligo del green pass "Con due controllori aggiuntivi su altrettanti turni si potrebbe provvedere alla riapertura degli altri due varchi en plein air immuni da rischi di contagio: l’ingresso di Porta Romana e quello di Forte Belvedere".

“Il decreto legge 105 del 23 luglio 2021 ha disposto l’obbligo della certificazione verde COVID-19 per l’accesso ai Musei, Istituti e luoghi di cultura di cui all’articolo 101 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i.). Dal momento che il Giardino di Boboli, seppure all’aperto, è a tutti gli effetti un museo e rientra pertanto nel novero dei luoghi individuati dal summenzionato art. 101, lo scrivente Istituto è tenuto ad attenersi alle anzidette prescrizioni normative” questa la risposta del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.

Idra non molla e rivendica di aver indicato "un modello ragionevole e praticabile di attuazione del ripristino della libera accessibilità del giardino mediceo di Boboli" ed ha replicato al direttore degli Uffizi “Confidiamo che possa farsi interprete presso il ministro delle finalità della soluzione da noi proposta, apprezzandone la coerenza con gli obiettivi del provvedimento di convenzione stipulato negli anni Novanta del secolo scorso, e tuttora in vigore, dal ministero e dal Comune di Firenze a beneficio della popolazione residente. La libera frequentazione di un giardino come Boboli – in una fase di sofferenza anche economica di tante famiglie colpite dalle conseguenze della recessione - dovrebbe essere incentivata, ferme restando le opportune cautele da osservare in termini di distanziamento e di uso della mascherina laddove richiesto, come all’ingresso e all’uscita”.

Idra annuncia infine che analoga richiesta di “revisione dell’applicazione acritica del Decreto Legge 105”, è in procinto di essere trasmessa alla Città Metropolitana di Firenze e al Polo Museale Fiorentino, oltre che al ministro Dario Franceschini, per altri polmoni verdi classificati come museali dal Parco Mediceo di Pratolino al Giardino della Villa Reale di Castello al Parco di Villa il Ventaglio.


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