​"Gli Angeli del Fango" stavolta sono i ragazzi dei Licei

FIRENZE — "Il vostro entusiasmo e la vostra energia saranno molto preziosi. Questa esperienza sono sicuro che vi rimarrà per tutta la vita e sarà per voi una grande ricchezza. Siete i nuovi Angeli del Fango, vi abbraccio e vi voglio bene, grazie" Queste alcune delle parole del Sindaco ai ragazzi.

Appuntamento di prima mattina alla Motorizzazione civile all'Osmannoro, punto di ritrovo degli allievi delle scuole superiori volontari in aiuto degli alluvionati. Da qua partono le navette che li portano direttamente in Piazza Dante a Campi Bisenzio. Tantissime le adesioni, i ragazzi sono centinaia e qualcuno si gestisce anche con mezzi privati e con gli scooter o direttamente a piedi dall'Osmannoro alla piazza perchè ci sono gli sbarramenti per entrare nel centro.

Tutti con stivali di gomma, chi con secchi e vanghe muniti di guanti e zainetto per il pranzo a sacco. Alcuni con i vestiti ancora sporchi di fango perchè c'erano stati anche ieri e ritornano pur oggi per rivedere e continuare ad aiutare la famiglia lasciata il giorno prima, famiglia con la quale inevitabilmente si è creato un rapporto. Ritornare per aiutarli a recuperare il prima possibile una sorta di normalità nella propria abitazione nonostante il disastro e l'impossibilità che tutto torni come prima.

I ragazzi trovano la devastazione a Campi e non è viverla come in diretta tv; mobili, elettrodomestici, oggetti, pezzi di un quotidiano, pezzi di una vita accatastati e infangati ai margini delle strade. Torneranno sicuramente diversi da questa esperienza.

Si ritrovano tutti dentro al Palazzo Comunale in Piazza Dante dove la Protezione civile consegna le tute impermeabili celesti e dà le indicazioni di famiglie e indirizzi da raggiungere e istruzioni sul come smistare e dividere gli elettrodomestici dalle altre cose aiutando le persone a svuotare case, cantine e garage. Poi tutto è anche lasciato al proprio spirito di iniziativa.

C'è chi racconta che ha spalato fango e pulito mobili, chi ha spazzato e lavato con la canna le stanze e i garage delle case, chi ha aiutato a trasportare elettrodomestici pesanti, divani e mobilia e molti han visto la tristezza in coloro che buttavano via tutto senza ormai guardare niente come se ormai l'attaccamento alle proprie cose fosse superato dalla voglia di non veder più quello scempio. Ognuno ha avuto la propria esperienza e dato il proprio contributo ad una popolazione, famiglie intere in ginocchio che li han tanto ringraziati.

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