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Attualità lunedì 27 marzo 2023 ore 20:20

Giornata nera per i rifiuti, sciopero Alia e bufera Tari

Lavoratori in sciopero per i carichi di lavoro domenicali e accesa discussione politica sui costi della tariffa di smaltimento per famiglie e imprese



FIRENZE — Giornata di sciopero e presidio ai cancelli di Alia e discussione in Consiglio comunale sui costi della Tari, la tariffa del servizio di smaltimento dei rifiuti urbani.

I lavoratori hanno puntato il dito sui carichi di lavoro aumentati nel fine settimana ed in particolare la domenica, la politica ha invece puntato il dito sugli aumenti della tariffa per famiglie e imprese.

Lo sciopero

Cobas del lavoro privato e Confederazione dei comitati di base hanno proclamato uno sciopero per l’intero turno dei lavoratori di Alia con il conseguente rischio di disservizi o ritardi nello svolgimento dei servizi di igiene ambientale come raccolta rifiuti, spazzamento strade, ecocentri, ecofurgoni  mentre sono stati garantiti i servizi minimi essenziali per ospedali e case di cura.

Il Cobas Alia ha proclamato lo sciopero sottolineando in una nota "Da circa 2 mesi assistiamo ad un aumento esponenziale del lavoro sulle domeniche non giustificato dalla richiesta dei comuni, quindi prettamente una questione organizzativa di Alia, che però ricade sulla qualità della vita di autisti, operatori, officine, amministrativi. A domanda di produrre documentazione scritta comprovante la nuova richiesta del comune per l’aumento di servizi sul domenicale, la risposta è che ci dobbiamo fidare perché di scritto non c’è nulla. L’ipotesi di spalmare l’orario lavorativo su 5 giorni con il probabile tentativo di far diventare la domenica giorno non festivo va a creare difficoltà nella turnazione per le diverse esigenze territoriali legate ai servizi concordati con le amministrazioni comunali, senza dare garanzie ai lavoratori di avere il riposo di sabato o di domenica. Come sempre, ricordiamo anche in questa occasione, la profonda difficoltà di tanti lavoratori e lavoratrici all’interno del nostro comparto, a far quadrare le proprie esigenze di vita con la pochezza delle retribuzioni, ed in particolar modo ai livelli più bassi. Condizione che contribuisce non poco a mantenere alti i toni della discussione. Ci vediamo costretti ad attivare uno sciopero e tutte le sue forme per vedere riconosciuto il diritto ad esercitare la rappresentanza sindacale, come previsto dall’art. 19 statuto lavoratori e dare voce alle centinaia di lavoratori che non si sentono più rappresentati. Chiediamo che venga sospeso l’aumento dei servizi sulla domenica per Operatori, Autisti, Officine, Impianti, R.d.Z, Ispettori Ambientali. Che la dirigenza chiarisca le sue intenzioni su come intende gestire l’uniformazione degli orari lavorativi del personale operativo tutto".

La Tari

Nello stesso momento a Palazzo Vecchio si è parlato dell'aumento della Tari ed il tema dello sciopero è entrato nel dibattito del Consiglio comunale.

I consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai “Sulla delibera che contiene gli aumenti della Tari e che ha visto il nostro voto contrario, avevamo chiesto anche un piccolo sgravio per gli albergatori a cui verrà dal 1° Aprile aumentata enormemente la tassa di soggiorno. È inaccettabile che Alia ci neghi la trasparenza degli stipendi e dei bonus dei loro dirigenti e quadri che avevo domandato a ottobre scorso. Le normative parlano chiaro: i consiglieri comunali hanno il diritto ad avere queste informazioni e aggiungiamo, per noi lo hanno anche i cittadini. La verità è che la ‘Firenze città circolare’ ha fallito. Il porta a porta si è rivelato inadeguato e molto dispendioso. L'immobilismo della Regione Toscana in materia d'impianti testimonia che il partito democratico in materia di rifiuti ha fallito miseramente”.

Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune "L'aumento della Tari è costante, mitigato solo in parte da risorse pubbliche messe a copertura negli anni passati. La suddivisione di quell'importo è legata al modo in cui è strutturato il servizio. In più la percentuale a carico del domestico e del non domestico dovrebbe corrispondere a qualche parametro di equità rispetto alla produzione dei rifiuti, o ancora meglio a una valutazione sul loro impatto, sia sul piano ambientale che su quello sociale. Vorremmo dati precisi e chiari. Anche in relazione all'impatto del turismo. Ci è stato detto che oggi non era il giorno in cui ragionare del perché la cittadinanza e le imprese devono pagare di più. Non ci convince. La politica è capace di capire le cose nel loro insieme e nella loro complessità. Nel 2019 si parlava di aumento degli sfalci, poi è venuta fuori la mancata realizzazione dell'inceneritore di Case Passerini, poi una questione legale tra ATO Toscana Centro e ALIA, dopo ancora la responsabilità di ARERA. Si ragiona male dei coefficienti e della divisione di carico tra abitativo e non, se non si capisce per cosa vengono spese le risorse pubbliche. Continuiamo a chiedere un cambio radicale delle politiche ambientali sul tema dei servizi e sulla gestione dei rifiuti".

Il consigliere del gruppo Centro e vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini “Un aumento costante, quello della TARI per i fiorentini, dal 2021 ad oggi. E il bilancio 2023 lo conferma: un aumento di 200 euro per le imprese e di 20 euro per le famiglie solo nell’ultimo anno. Le imprese passano da una media di 2.717 euro annue nel 2022 a 2.916 nel 2023; per le famiglie non va certo meglio: si passa da una media di 181 euro nel 2022 a 199 nel 2023. L’aumento complessivo è di 11 milioni di euro. Siamo davanti a una giunta incapace, che riversa sui cittadini le proprie inefficienze. Decenni di immobilismo hanno bloccato la realizzazione del termovalorizzatore, che avrebbe potuto mitigare, e molto, il carico della tassa. Non si sono realizzate - ovviamente - le altre fantasiose soluzioni vagheggiate dalla sinistra, e a pagare alla fine sono i cittadini contribuenti”.

“Se è vero che mi sono astenuto sulla delibera della Tari perché l’Amministrazione ha agevolato il pagamento per gli utenti in tre rate e, comunque, rimane tra le più basse in Italia, credo che questa Amministrazione - ha detto il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti - avrebbe potuto fare di più nella direzione dello sgravio per gli gli artigiani in possesso di una bottega, per i ristoratori e per gli alberghi, soprattutto per quelli a 2 e 3 stelle”.


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