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Spettacoli venerdì 09 giugno 2023 ore 09:36
Edoardo Ulivelli al Festival cinematografico "In the palace"
Il cortometraggio “Lo Sguardo” selezionato per la ventesima edizione dell’importante festival di settore che inizia domani a Sofia, in Bulgaria
FIRENZE — Clive ha problemi relazionali e la sua timidezza gli rende difficile gestire la sua sessualità.
Chi è Clive?
E’ il personaggio principale del cortometraggio “Lo Sguardo”, opera prima scritta e diretta da Edoardo Ulivelli, un giovane regista e sceneggiatore fiorentino.
In questo film sul desiderio e sulle opportunità mancate, il giovane Clive è in viaggio da solo nella campagna toscana quando riceve un invito per una “esperienza speciale” presso l’hotel in cui alloggia. Presto Clive scoprirà di essere stato scelto per il gioco di una donna misteriosa che metterà alla prova le sue insicurezze.
Il cortometraggio di Edoardo Ulivelli è stato selezionato per la ventesima edizione di “In The Palace – International Short Film Festival”, che inizia domani a Sofia in Bulgaria e che è uno dei festival europei più importanti nell’ambito dei cortometraggi, categoria che dal punto di vista artistico viene spesso ed erroneamente ritenuta minore ma che invece esprime contenuti e linguaggi cinematografici di alto valore tecnico ed artistico, di dinamismi particolari e di forte impatto emotivo.
Nei cortometraggi ogni secondo è prezioso e significativo, ogni dettaglio diventa indispensabile e per questo ogni opera diventa particolarmente adatta a trasmettere idee, valori e tendenze.
“”Lo Sguardo” nel novembre 2022 è stato già presentato in anteprima a York in Inghilterra al festival Aesthetica, è stato proiettato in altri festival ed adesso siamo presenti ad un festival molto importante come quello bulgaro, inserito nel circuito Oscar” ci ha dichiarato il ventottenne Edoardo Ulivelli “Durante le precedenti manifestazioni abbiamo avuto un riscontro molto positivo anche dal punto di vista tecnico. Le grandi immagini di suggestione penso che abbiano aiutato il pubblico ad entrare in empatia con la storia, sono molto orgoglioso del lavoro del mio team. Ho avuto la fortuna di lavorare con persone estremamente preparate e di talento. L’aspetto di immersione del film ha funzionato bene ed il pubblico si è rivisto in Clive, che in fondo rappresenta tutti noi, che almeno una volta nella vita abbiamo vissuto le stesse sensazioni”.
Il cortometraggio di Edoardo Ulivelli è un lavoro particolare anche nella durata, oltre 20 minuti contro i 15 solitamente previsti per lavori del genere.
“Ho scelto di girare un cortometraggio di oltre venti minuti e sono consapevole che la durata ci mette sicuramente in difficoltà a livello di distribuzione ma sono comunque contento della scelta che ho fatto perché mi ha permesso di trovare la mia voce artistica” prosegue Ulivelli “questo corto è stato il mio lavoro di laurea alla London Film School e volevo essere sicuro di uscire con un’opera che mi rappresentasse al cento per cento. È un’opera senza compromessi dove ho cercato di trovare la mia voce espressiva e di entrare in connessione con persone che hanno una sensibilità simile alla mia”.
A Sofia il giovane regista toscano avrà anche l’opportunità di presentare all’interno del festival il progetto del suo prossimo lavoro, di nuovo un cortometraggio.
“La sceneggiatura del mio prossimo lavoro è stata selezionata insieme ad altri 20 progetti internazionali dal Filmer Forge Pitch, una sezione del festival bulgaro che mette in palio finanziamenti per nuovi cortometraggi. È un primo riconoscimento importante per un progetto che sto preparando da mesi e che vede il sostegno di Arianna Pera, una giovane produttrice toscana indipendente di grande talento. Al corto prenderà nuovamente parte anche Camilla Cattabriga, direttrice della fotografia de “Lo Sguardo”. Il mio augurio per questo nuovo progetto” prosegue Edoardo Ulivelli “è di comunicare la stessa forte emozione che ho vissuto quando l’ho scritto. Un’emozione che sono felice di vedere che sta già sciogliendo i cuori di chi ha letto la sceneggiatura. Per molto tempo la mia fantasia, prima di spettatore e poi di creatore, è stata un rifugio perfetto dalla realtà. L’intrattenimento così come l’ironia sono sempre stati alla base di tutti i miei progetti creativi come maschere delle mie vulnerabilità. Con questa storia voglio per la prima volta mettere a nudo le mie paure, senza alcuna sovrastruttura di sorta. Sento che quello che ho scritto mi sta facendo crescere come persona, e spero che possa aiutare anche qualcun altro a guardarsi dentro ed aprirsi”.
Nei giorni scorsi Edoardo Ulivelli e “Lo Sguardo” sono stati selezionati anche per il prestigioso festival AMC Cinema di Burbank, che si terrà nel prossimo settembre nella cittadina californiana a pochi passi da Hollywood e dai suoi leggendari Universal Studios.
“Fare film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell’infanzia”.
Lo ha scritto Francois Truffaut ed è questo il dono che Edoardo Ulivelli ha già ricevuto dalla vita andando a scrivere e dirigere “Lo Sguardo”, prima ancora di poterlo condividere con pubblico ed addetti ai lavori nel buio di una sala cinematografica.
Marco Burchi
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