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Attualità lunedì 22 luglio 2019 ore 18:47

Carceri, rinnovo tecnico per Sollicciano e Gozzini

L'Europa ha autorizzato l'uso di fondi Fesr su immobili pubblici per interventi sul cappotto termico, la sostituzione delle caldaie ed il fotovoltaico



FIRENZE — Quattro assessori della giunta toscana insieme per migliorare la vivibilità del carcere, la dignità di chi è ospite e di chi ci lavora. La vicepresidente Monica Barni, l'assessore al diritto alla salute e sociale Stefania Saccardi, l'assessore all'ambiente e energia Federica Fratoni e Cristina Grieco, assessore all'istruzione, formazione e lavoro hanno presentato le novità per i carceri di Sollicciano e Mario Gozzini di Firenze. Con loro, il direttore del Gozzini, Antonella Tuoni, il provveditore interregionale alle opere pubbliche di Toscana Marche Umbria, Marco Guardabassi e il garante dei detenuti del Comune di Firenze, Eros Cruccolini.

"L'efficientamento energetico della casa circondariale di Sollicciano, finanziato dalla Regione Toscana - ha commentato il direttore della Casa circondariale di Sollicciano, Fabio Prestopino - è parte rilevante di un pacchetto di interventi rivolti al miglioramento delle condizioni detentive e di lavoro nel principale istituto fiorentino, assieme all'isolamento termico di facciate e coperture ed alla realizzazione di un nuovo edificio dedicato ad attività di formazione professionale e lavorative, finanziati dal Ministero della Giustizia".

Il direttore Antonella Tuoni ha salutato gli interventi come importanti per dare un ambiente decoroso a chi vive e a chi lavora nelle strutture detentive. Il provveditore interregionale delle Opere pubbliche del Ministero infrastrutture e trasporti Marco Guardabassi ha rapidamente percorso il cronoprogramma annunciando che il progetto definitivo si stima arrivi a ottobre 2019, quello esecutivo nel gennaio 2020, per indire la gara entro marzo e collaudare dopo due anni.

Eros Cruccolini, garante dei detenuti del Comune di Firenze ha plaudito ai fatti concreti che dimostrano l'esistenza di una volontà politica che concretizza le istanze.

"Il tema dei diritti deve occupare i primi posti dell'agenda di ogni amministratore – ha detto l'assessore Federica Fratoni presentando il finanziamento di 4 milioni che la Regione Toscana impiega per l'efficientamento energetico di Sollicciano e del Mario Gozzini - Sicuramente i detenuti non possono essere cittadini di serie B, ma devono essere considerati nelle loro esigenze anche perché le carceri devono garantire un livello di vivibilità che non può essere negato a nessuno. Questo che presentiamo oggi è un intervento per il quale abbiamo lavorato molto, l'idea, dell'assessore Saccardi, è nata con una delle prime giunte di questa amministrazione. Abbiamo lavorato con l'Europa che ci ha dato autorizzazione a spendere i fondi Fesr anche su immobili pubblici e abbiamo costruito con le amministrazioni coinvolte un accordo di programma molto importante e impegnativo che oggi ci consente di proceder e molto speditamente sulla realizzazione di interventi che vanno dalla copertura al cappotto termico, alla sostituzione caldaie all'installazione del fotovoltaico. Stiamo parlando di interventi che da un lato conseguono quella finalità ambientale che è la riduzione delle emissioni di Co2 ma al tempo stesso migliorano il comfort e la vivibilità degli ambienti ed è questa la priorità che ogni amministratore deve darsi. Ringrazio quindi per il contributo fondamentale il Ministero, il direttore del carcere, il garante dei detenuti di Firenze: abbiamo fatto un bel gioco di squadra e di qui a poco tempo potremo consentire a Sollicciano di recuperare qualche divario che in questo momento diventa a volte intollerabile. E' un'operazione degna della tradizione che la Toscana si porta dietro, che le ha fatto insegnare la civiltà al mondo, e che vogliamo mantenere alta".

"Sono molto contenta di annunciare questo pacchetto di lavori che migliorano la vita all'interno del carcere e che danno la misura di civiltà di una Regione - ha detto quindi l'assessore Stefania Saccardi - Siamo riusciti a portare a termine, insieme, un progetto la cui genesi risale a un bel po' di anni fa, ai primi tempi di insediamento di questa giunta. Finalmente siamo arrivati in fondo grazie a un lavoro di concerto tra Ministero della giustizia e la Regione. Il ministero aveva già trovato a suo tempo 3 milioni per investimenti e la Regione ne ha aggiunti altri 4 di fondi europei che ci permettono di fare lavori di ristrutturazione nel complesso di Sollicciano e di efficientamento energetico che ci consentono di rendere il carcere un luogo dove i diritti delle persone non siano costantemente violati".

"La Regione Toscana - ha commentato la vicepresidente Monica Barni - è impegnata da molti anni anche sul piano culturale per migliorare la qualità della vita dei detenuti, ad esempio, attraverso il linguaggio dell'arte che aiuta la crescita civile e sociale di qualsiasi cittadino. Sollicciano e Gozzini sono inseriti nel più ampio progetto 'Teatro e Carcere' che la Regione realizza in tutti i luoghi di detenzione della Toscana.I risultati sono molto importanti e concreti. Si tratta di esperienze che offrono non solo opportunità di socializzazione ma danno anche una possibilità di futuro. Parallelamente lavoriamo sul piano della promozione della lettura, capacità linguistica fondamentale per l'esercizio della cittadinanza, sostenendo le biblioteche nelle carceri, che devono diventare sempre più luoghi di aggregazione e di socializzazione".

"Quella del carcerato è una condizione transitoria - ha commentato l'assessore Cristina Grieco - e le pene, come recita la Costituzione all'articolo 27, devono tendere alla rieducazione. Il nostro obiettivo, con queste iniziative e laboratori, è quello di contrastare il rischio di recidiva e di offrire una formazione e strumenti affinché chi ha sbagliato e ha pagato per il suo errore, abbia anche la possibilità di esercitare il diritto sacrosanto a ricostruirsi una vita, attraverso percorsi che aiutano a creare il proprio futuro all'interno della società. Che è, appunto, ciò che vuole la nostra Legge fondamentale" .


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