Attualità lunedì 14 dicembre 2020 ore 19:48
Autisti sul piede di guerra per difendere il posto

Orari diminuiti e stipendi ridotti, la crisi da Coronavirus non ha risparmiato gli autisti del trasporto locale che temono per il posto di lavoro
FIRENZE — Il 2020 degli autisti del trasporto locale si chiude nell'agitazione e nell'incertezza con lo spettro della crisi da Coronavirus che ha investito il settore. "Siamo stanchi e arrabbiati, senza prospettive" è il grido di allarme lanciato dalla categoria fiorentina.
"Ci siamo trovati all'improvviso in troppi sugli autobus che viaggiavano vuoti, abbiamo sacrificato ferie e permessi ed alcuni di noi hanno fatto ricorso al fondo bilaterale di solidarietà rimettendoci parte della paga" hanno spiegato i membri della rappresentanza sindacale unitaria di Ataf e distaccati di Busitalia.
"I contratti sono fermi da 3 anni e non ci sono certezze economiche sul 2020, la retribuzione integrativa non prevede le assenze da pandemia, non c'è stata integrazione salariale sul fondo bilaterale, a bordo non si incassa più l'aggio dei biglietti" sono alcune delle criticità sollevate dai sindacati che in attesa di incontrare l'azienda hanno in programma presidi presso la sede fiorentina.
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