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Attualità martedì 02 novembre 2021 ore 09:26

Ataf rivuole le divise e At scopre il degrado

Passaggio di consegne turbolento tra Ataf ed Autolinee Toscane, il nuovo gestore "Nel deposito di via Cadorna un degrado che non ci aspettavamo"



FIRENZE — Il primo giorno della nuova gestione del trasporto pubblico locale è stato segnato dalla caccia ai biglietti (quelli vecchi non sono più validi) oltre che da un colpo di coda dei sindacati sulla questione delle divise da restituire ad Ataf e da un sopralluogo di Autolinee Toscane al deposito fiorentino di via Cadorna.

Ataf ha infatti imposto ai dipendenti di restituire le divise, i sindacati hanno replicato "Ma c'è il Covid" e l'amministratore di Autolinee Toscane, Jean Luc Laugaa, l'ha definita una "decisione illogica". Laugaa ha poi affondato il colpo commentando il sopralluogo al deposito di via Cadorna "Un degrado che non ci aspettavamo".

I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Autoferro e Fast Confsal hanno segnalato che "La dirigenza di Ataf Gestioni ha imposto al personale la restituzione della massa vestiario. A nostro avviso potrebbe rivelarsi un’operazione molto rischiosa per la diffusione del virus Covid trattandosi di indumenti certamente non sanificati. Autolinee Toscane ha invece emesso un comunicato dove si invitano i lavoratori ad utilizzare la divisa in loro possesso".

Jean-Luc Laugaa, amministratore delegato di Autolinee Toscane ha commentato “È un subentro complesso e impegnativo: unificare 22 aziende richiede tempo, impegno e anche qualche sacrificio. A questo si aggiungono le difficoltà create dal Covid e dal green pass, come la carenza degli autisti”.

“L’ordine ai dipendenti di restituire le divise? Immagino Ferrovie dello Stato non sapesse niente di questa decisione illogica della sua partecipata, conosco la serietà di FS. Troveremo soluzioni con sindacati e dipendenti, che ringrazio. Credo che ai passeggeri queste polemiche interessino poco”.

Laugaa e il presidente Gianni Bechelli sono entrati per la prima volta nella sede ex BusItalia di viale Cadorna “Abbiamo visionato stamani i depositi di tutta la Toscana: non sono tutti uguali. Questo di viale Cadorna è in uno stato di degrado e di abbandono che non ci aspettavamo, sorprendente. Roba da non credere. Qui dovremo fare molti lavori per riportarlo al livello patrimoniale adeguato”.

Per quanto riguarda il primo giorno alcuni disagi si sono verificati nella vendita di biglietti e abbonamenti. A causa del giorno di festa erano attive solo 10 biglietterie delle 35 istituite e molte delle 3.000 rivendite autorizzate. C’è stato un boom di accessi e registrazioni al sito web at-bus.it con qualche lentezza di rete e difficoltà a rispondere celermente a tutte le migliaia di utenti. Una tendenza di oltre 1.000 nuove registrazioni ogni ora, con punte fino a 1.500.


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