Attualità lunedì 11 aprile 2022 ore 17:03
Arno, c'è la variante per le funzioni storicizzate
Le attività sportive al Parco dell'Albereta e le attività natatoria e di canottaggio sul Lungarno Ferrucci sono "idraulicamente compatibili"
FIRENZE — Via libera all’integrazione della norma regionale sulle funzioni di interesse pubblico storicizzate nel regolamento urbanistico comunale, lo prevede la variante urbanistica adottata su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re.
Con la variante, diventano applicabili le disposizioni regionali e quindi gli interventi per garantire le funzioni e migliorare le condizioni idrauliche del patrimonio edilizio esistente che le ospita. Inoltre, viene aggiornato il quadro conoscitivo con l’inserimento nel regolamento urbanistico della relazione idraulica commissionata per verificare le condizioni locali e le specifiche esigenze di tutela delle acque e degli argini. La relazione ha accertato che le funzioni non provocano variazioni sostanziali dei livelli in alveo e risultano quindi idraulicamente compatibili. Con delibera dell’Agosto scorso, il Comune aveva approvato la prima ricognizione effettuata sul tratto urbano del fiume Arno compreso tra il viadotto Marco Polo e il ponte San Niccolò individuando come funzioni di interesse pubblico storicizzate presenti in modo continuativo sulle rive d’Arno da almeno 40 anni le attività natatoria e di canottaggio sul Lungarno Ferrucci e le attività sportive all’aperto nel Parco dell’Albereta.
“Un passaggio importante nella direzione di una riqualificazione delle sponde dell’Arno - ha detto l’assessore Del Re -, in grado di consentire poi la fruizione ai cittadini di funzioni storiche di interesse pubblico presenti sulla sponda dell’Arno, laddove risultino rispettati i principi di massima sicurezza idraulica, così come previsto dall’ultima normativa regionale in materia. Con questa variante, facciamo entrare infatti tale norma nel nostro Regolamento urbanistico e aggiorniamo quindi il quadro conoscitivo della riva sinistra d’Arno dopo la ricognizione delle funzioni ivi presenti già effettuata dall’assessorato allo sport”.
"Si tratta di un altro, importante, passaggio per riqualificare alcuni dei luoghi dove si fa sport in città - ha sottolineato l'assessore allo Sport Cosimo Guccione - continuiamo con l'impegno dell'amministrazione di rendere gli impianti sempre più fruibili e accessibili alla cittadinanza”.
“Sarà ora la direzione Servizi Tecnici del Comune - ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci - a completare l'elaborazione di un progetto di riqualificazione della sponda sinistra d’Arno in grado di privilegiare l’utilizzo pubblico degli spazi, in linea con il più ampio obiettivo dell’Amministrazione comunale di rivalutare i parchi e il percorso fluviale lungo le sponde d’Arno e al tempo stesso di garantire il libero deflusso delle acque”.
La norma sulle funzioni di interesse pubblico storicizzate situate in prossimità dei corsi d’acqua è stata introdotta dalla legge regionale 41 del 2018. L’integrazione di tale norma nel Ruc dovrà consentire in relazione a tali funzioni che gli interventi sostitutivi o di parziale demolizione previsti dalla normativa regionale, verificata la loro compatibilità idraulica, possano essere attuati sulla base della valutazione di condizioni locali e di specifiche esigenze di tutela delle acque e degli argini che garantiscano lo sfruttamento, il libero deflusso e la tutela delle acque. Gli interventi devono essere finalizzati a garantire tali funzioni e il miglioramento delle condizioni idrauliche del patrimonio edilizio esistente che le ospita.
Il Comune ha effettuato una prima ricognizione sul tratto urbano del fiume Arno compreso tra il viadotto Marco Polo e il ponte San Niccolò individuando come funzioni di interesse pubblico storicizzate presenti in modo continuativo sulle rive d’Arno da almeno 40 anni le attività natatoria e di canottaggio sul Lungarno Ferrucci e le attività sportive all’aperto nel Parco dell’Albereta. In merito alla presenza di tali funzioni è stata inoltre commissionata una relazione idraulica per verificare le condizioni locali e le specifiche esigenze di tutela delle acque e degli argini. La relazione ha accertato che le funzioni non provocano variazioni sostanziali dei livelli in alveo e risultano quindi idraulicamente compatibili. La relazione idraulica va quindi a implementare il quadro conoscitivo del regolamento urbanistico.
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