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Attualità giovedì 02 marzo 2017 ore 15:38

Aeroporto, Nardella suona l'allarme per i ritardi

Il sindaco di Firenze mette in guardia sui rischi che deriverebbero dal mancato ampliamento del Vespucci: "In bilico ci sono tremila posti di lavoro"



FIRENZE — Il primo cittadino del capoluogo è intervenuto nel corso del Consiglio delle grandi imprese dell'area metropolitana fiorentina. Se l'ampliamento dell'aeroporto "non si facesse - ha detto Nardella - nel giro di pochi anni rischieremmo di perdere 2mila o 3mila posti di lavoro nell'area di Sesto e in quella circostante. Perché l'aeroporto non un'infrastruttura marginale per gli investimenti e il business di queste grandi aziende, ma è un'infrastruttura decisiva, che fa differenza nella competitività tra territori". 

Da qui la richiesta di un'accelerazione sui tempi. "Ci auguriamo che con il ministero dell'Ambiente e il governo si sciolgano gli ultimi nodi tecnici,perché crediamo che l'aeroporto sia fondamentale per le aziende", ha aggiunto Nardella. 

Sull'aeroporto, ha detto ancora Nardella, "la totalità delle aziende che partecipano al consiglio delle grande aziende, si sono espresse con decisione a favore dell'ampliamento e di una rapida risoluzione dei problemi che ne stanno rallentando la realizzazione. Abbiamo raccolto questo invito e facciamo nostra questa sollecitazione". 

Alla riunione del Consiglio delle grandi imprese hanno preso parte, tra gli altri, rappresentanti di Thales, Menarini, Leonardo, Ge, Ferragamo.

Luigi Salvadori, presidente facente funzioni di Confindustria Firenze, ha detto nel corso dell'incontro: "Lo sviluppo del Vespucci è essenziale, ma anche ultimativo per un territorio che voglia essere realmente aperto al mondo e non si rassegni ad essere la periferia infrastrutturale di altri territori, a partire da Bologna che ha anche finalità completamente diverse come tipicità di passeggeri rispetto a Firenze". 

"Per tutte le imprese fiorentine la nuova pista del Vespucci sarà il vero punto di svolta del sistema economico metropolitano - ha poi aggiunto - fra Firenze, Empoli, il Valdarno e la Valdelsa è concentrata la maggioranza delle aziende multinazionali e delle imprese esportatrici della Toscana, oltre che la maggior parte delle imprese turistiche. La maggioranza dei passeggeri vola da Peretola per affari".

Secondo Salvadori, "la nostra città metropolitana deve essere in grado di stare fra le grandi economie urbane europee e Firenze, per ora, è l'unica città metropolitana italiana ad avere un aeroporto inadeguato e insufficiente". 


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