E il circolo Arci disse no a Landini e alla Fiom

Vie Nuove nega una stanza per la presentazione dell'iniziativa col leader Fiom. Ed è scontro col segretario fiorentino del sindacato

FIRENZE — E' un precedente destinato a non passare tanto facilmente nel dimenticatoio. E che segna una (nuova) frattura tra il sindacato, il mondo dei movimenti e una parte (renziana) del Pd.

Il casus belli è presto detto. La Fiom di Firenze aveva chiesto al circolo Vie Nuove (uno di quelli giudicati più "renziani" della città) di poter prendere in affitto una sala per la conferenza stampa di presentazone dell'iniziativa di lunedi in cui Maurizio Landini lancerà, di fatto, da Firenze il suo nuomo movimento di "coesione sociale". Ebbene, il presidente della casa del popolo ha risposto picche nonostante il fatto che lunedì, al Teatro Puccini, siano in programma interventi di Arci, Anpi e Libertà e Giustizia.

La motivazione? "L'iniziativa politica di Landini non è condivisa da molti e inoltre l'Arci non deve essere interessata direttamente dall'evento" scrive in una nota Gian Carlo Brundi.

Parole di fronte alle quali il segretario fiorentino della Fiom, Daniele Calosi, replica con durezza. "Siamo elementi di disturbo ma noi andiamo avanti #dallapartegiusta - dice - Riteniamo le motivazioni non soltanto profondamente insufficienti, ma anche offensive, non soltanto verso la nostra organizzazione e la sua storia per il progresso del movimento dei lavoratori italiani, quasi come se il tema posto con la 'coalizione sociale' non riguardasse il nostro ruolo di rappresentanza dei lavoratori, ma anche e sopratutto per la storia delle case del popolo e dell'Arci che nascono nel seno del movimento operaio".

E così in "soccorso" del sindacato arriva Miriam Amato, ex candidata a sindaco del M5S e ora consigliere comunale di Percorso Comune. "Siamo pronti ad ospitare in una delle sale conferenze di Palazzo Vecchio Maurizio Landini - dice - E' grave ed emblematico che nella città dell'accoglienza e dei diritti quale era fino a un po' di tempo fa Firenze, una persona come il leader della Fiom non trovi spazio".

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