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Attualità giovedì 07 luglio 2016 ore 18:20

"Volete la crescita? Dateci le infrastrutture"

Vincenzo Boccia

Alta velocità, nuova pista di Peretola, terza corsia della A1 al centro delle richieste degli imprenditori nell'assemblea annuale di Confindustria



FIRENZE — “Progetti come l’alta velocità ferroviaria a Firenze e il potenziamento dell’aeroporto non sono progetti territoriali ma progetti paese”. Con questa frase pronunciata a margine dell’assemblea annuale di Confindustria Firenze, tema centrale La cultura della crescita, il presidente nazionale Vincenzo Boccia ha toccato il nervo scoperto: per la Toscana e Firenze, sesta economia italiana con un export triplo rispetto alla media delle altre regioni, il futuro è strettamente legato alla soluzione di problemi infrastrutturali arenati fra burocrazia e inefficienza da trent'anni: l'ampliamento dei porti, il potenziamento del sistema aeroportuale con la costruzione di una nuova pista per lo scalo di Firenze, a Peretola, le opere dell'alta velocità ferroviaria, l'estensione della terza corsia per la A1, il rilancio del polo fieristico della Fortezza. 

"Qualcuno ha detto che Confindustria non si deve occupare di politica - ha dichiarato Boccia - Ma invece dobbiamo occuparcene perchè le decisioni politiche che hanno effetti sull'economia reale sono una cosa che riguarda anche Confindustria".

Per quanto riguarda invece le riforme, Boccia ha sottolineato che l'Italia ha bisogno di una riforma di politica economica che parta dall'offerta per rendere competitive le imprese, per vendere beni e servizio al mondo e attrarre ricchezza nel Paese".

"Se hai governi non stabili - ha concluso Boccia - se non affronti il problema della governabilità e della stabilità e ti ritrovi in campagna elettorale ogni sei mesi, corri il rischio che non fai più una politica dell'offerta ma della domanda".

Secondo il presidente di Confindustria Firenze Massimo Messeri, se gli imprenditori toscani potessero contare su infrastrutture adeguate produrrebbero una crescita del Pil dell’1 per cento e almeno 5.300 nuovi posti di lavoro, con effetti positivi per 270 milioni di euro all’anno.

Chiamati in causa, sia il sindaco di Firenze Dario Nardella che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi hanno ricordati i passi avanti fatti sul fronte delle infrastrutture e i progetti in discussione. A partire dalla revisione di quelli dell'alta velocità ferroviaria proposta da Ferrovie: appoggiata dal sindaco Nardella, ha suscitato soprattutto perplessità fra gli imprenditori.

"Avremo un incontro a breve a Roma con il governo e le Ferrovie - ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - Non è un problema rivedere progetti di vent'anni fa, purchè non ci si metta altri vent'anni per farlo. Altrimenti, di vent'anni in vent'anni, saremo tutti morti e noi vogliamo veder realizzare qualcosa finchè siamo vivi".


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