Consegna tutto per salvare la nipote, un incubo

CAMPI BISENZIO — La diabolica truffa del sedicente avvocato ha colpito nuovamente nel Fiorentino dove una donna di 93 anni ha consegnato tutti i suoi averi per liberare la nipote da un arresto mai avvenuto.

L'anziana accompagnata dalla nipote si è rivolta ai carabinieri di Campi Bisenzio, per denunciare di avere subito una truffa da parte di un sedicente avvocato che l'aveva in precedenza contattata telefonicamente e indotta a consegnare a un suo delegato una somma di denaro, necessaria ad evitare che la nipote fosse arrestata dalle forze dell’ordine poiché aveva causato un grave sinistro stradale. 

L’anziana signora, preoccupata della situazione ha consegnato 1.500 euro in contanti, oltre ad alcuni monili, al malfattore che si era presentato presso la sua abitazione. La donna realizzava di essere stata raggirata solo dopo che aveva telefonato alla nipote per sincerarsi delle sue condizioni. 

Il raggiro è sempre lo stesso: al telefono si presenta un maresciallo oppure un avvocato che spaventano la persona anziana con la notizia di un incidente stradale a seguito del quale un caro parente sarebbe stato trattenuto in caserma o in carcere ed occorre versare una cauzione per rilasciarlo. Solitamente la persona truffata si ravvede solo dopo avere contattato il parente.

I precedenti

Il 14 Marzo i carabinieri di Santa Maria Novella hanno raccolto la denuncia di una dona indotta a consegnare monili in oro per un valore di circa 2.500 euro oltre ad alcune carte di pagamento una delle quali è stata usata per prelevare 500 euro al bancomat.

In carabinieri degli Uffizi hanno raccolto il 7 Marzo la denuncia di un 69enne vittima di una truffa perpetrata questa mattina nello stesso identico modo. In questo caso la somma consegnata ammonta a 3.400 euro.

I carabinieri di Campo di Marte hanno raccolto la denuncia di un pensionato di 87 anni che ha raccontato di essere stato truffato lunedì 6 Marzo, previo raggiro telefonico da parte di uno sconosciuto presentatosi come maresciallo,sarebbe stato indotto a consegnare la somma di 10.000 euro in contanti a un sedicente avvocato, che si era presentato presso la sua abitazione. L’anziano, che era in casa con la moglie, comprendeva il raggiro solo diversi minuti dopo quando, chiamato il figlio, ha appreso che stava bene e che non aveva avuto alcun incidente.

Una donna di 83 anni è stata truffata nel pomeriggio del 3 Marzo ed il giorno successivo ha denunciato tutto ai carabinieri di Ricorboli. Intorno alle 12 la telefonata di un sedicente maresciallo ha messo in agitazione la donna. Il maresciallo ha chiesto dei contanti necessari per far rilasciare il figlio, trattenuto in una caserma a seguito di un sinistro stradale. Così la donna è stata indotta a consegnare circa 11.000 euro in contanti a un sedicente avvocato, che si è presentato presso la sua abitazione. L’anziana donna ha scoperto il raggiro solo dopo che ha visto il figlio rientrare in casa appurando che nulla di quanto raccontatole era accad

Una anziana 90enne ha presentato una denuncia contro ignoti che alle ore 12 del 27 Febbraio, previo raggiro telefonico da parte di uno sconosciuto che si era presentato come maresciallo, è stata indotta a consegnare i suoi preziosi e 10.000 euro in contanti a un sedicente avvocato, ricevuto presso la sua abitazione.

L’ Arma sta svolgendo una campagna di sensibilizzazione volta ad evitare le truffe ai danni delle persone anziane e si stanno tenendo nei comuni del territorio incontri aventi come tema il suddetto fenomeno, per rafforzare l’azione informativa già in atto presso i presidi della piana fiorentina.

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