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Attualità Mercoledì 31 Dicembre 2025 ore 13:00
Saporetti e Cappelli, chiude per sempre la storica attività

121 anni di strumenti musicali e spartiti Saporetti e Cappelli in via dei Conti. Lanfranco Cappelli abbassa la saracinesca al 12 rosso in via dei Conti
FIRENZE — "Ho liquidato tutto. Qua son rimaste due chitarre, un banjo e poco altro ma se venite potete ancora scegliere i nostri libretti con partiture delle commedie firmati col nostro marchio Saporetti e Cappelli che dopo la chiusura saranno introvabili. Vi rimarrà in casa un pezzo di storia!"
Così al telefono Lanfranco Cappelli ci esorta a prendere le ultime copie di partiture, madrigali di un negozio con una storia di 121 anni alle spalle e che è stato anche Casa Editrice di commedie musicali. Tre generazioni che han condotto l'attività con passione fino alla scomparsa di Gianluca Cappelli avvenuta la scorsa estate. Da lì la presa in carico del fratello Lanfranco per avviare le procedure di chiusura e liqudazione. Per lui Lanfranco Cappelli, insegnante di matematica in pensione, impossibile mandare avanti tutto da solo "Con mio fratello avevamo la volontà di proseguire l'attività ma senza di lui sono costretto a chiudere"
L'attività Saporetti e Cappelli fu fondata nel 1904 da Guglielmo Saporetti e Guido Cappelli per poi passare ad Alberto Saporetti ed Enzo Cappelli ed infine a Gianluca Cappelli fratello di Lanfranco. Un'attività che ha attraversato generazioni diventando punto di riferimento per musicisti e appassionati. Vendita di srumenti musicali con spedizioni in tutta Italia e all'estero, richiesti per riparazioni e in seguito anche celebre casa editrice specializzata in commedie musicali che nel tempo ha servito importanti clienti e direttori d'orchestra.
Firenze perde una delle sue botteghe storiche e se ne va un altro pezzo della nostra città e della nostra memoria artigiana e culturale del centro storico fiorentino.
E la tristezza e il dispiacere si leggono negli occhi di Lanfranco così come l'amore per l'attività di famiglia nel suo frenetico correre per il negozio cercando di accontentare tutti dando spiegazioni e mostrando gli ultimi strumenti rimasti, le partiture e libretti di opere e commedie toscane.
Ci recita anche una frase tratta dalla commedia toscana "Il Gatto in cantina" di Nando Vitali musicata da Salvatore Allegra anche lui cliente di Saporetti e Cappelli:
"Mettere il gatto in cantina è un espediente assai saggio. Ma se invece del topo ti mangia il formaggio?..."
Come si sente a dover chiudere un'attività che va avanti da 121 anni?
"Malissimo, per la mia famiglia. Io sono venuto qua proprio per il nonno, il mio babbo, per continuare la dinastia e l'attività storica. È una decisione sofferta ma senza mio fratello non posso farcela"
"Cosa avverrà qua non lo so. Adesso devo contattare una ditta che smonti il bancone i mobili e porti via tutto. Le nostre pubblicazioni? I diritti e il marchio Saporetti e Cappelli li ha acquistati una casa editrice toscana"
"Quando si perde la tradizione si perde qualcosa che non ritorna" - conclude Lanfranco - "Firenze è messa male con la chiusura di tutte queste botteghe storiche"
Chiara Lam Nang
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