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Lavoro mercoledì 22 febbraio 2023 ore 10:44

Gkn, il tracollo e la fiducia ora l'ultimo appello

Le 300 famiglie coinvolte nella vertenza hanno lanciato l'appello alla solidarietà chiamando a raccolta cittadini e istituzioni all'assemblea generale



CAMPI BISENZIO — Trecento lavoratori senza stipendio da 5 mesi hanno chiesto solidarietà a tutta la popolazione locale convocando una assemblea generale ai cancelli dell'azienda, la fabbrica è la Gkn di Campi Bisenzio e l'obiettivo è di non finire come le grandi aziende del territorio con una storia, una competenza tecnica ed una capacità manifatturiera da tutelare. 

Questo l'appello del Collettivo di Fabbrica "Siamo di nuovo a chiamare solidarietà, energie e forze attorno alla fabbrica. Qua noi ci giochiamo il lavoro e lo stipendio. Ci giochiamo se questo territorio vedrà una nuova Electrolux e Bekaert, se ci sarà l'ennesima azienda deindustrializzata o se scriveremo una tappa del nuovo".

Alla notizia della messa in liquidazione di Qf, già Gkn, la risposta degli operai è stata convocare una assemblea generale alla vigilia del nuovo incontro istituzionale venerdì al Ministero del Made in Italy.

Le richieste dei lavoratori "Commissariare Qf subito. Intervento pubblico ora. Avanti. Non è ancora finita. Tutte e tutti in fabbrica giovedì sera alle 20 e 30. La messa in liquidazione ci riporta esattamente al punto di partenza. E' passato poco più di un anno e siamo ancora di fatto ai licenziamenti e alla liquidazione. Nulla è cambiato, purtroppo siamo solo più logori dopo 20 mesi di lotta". 

La Fiom ha commentato "La messa in liquidazione volontaria, comunicata con una nota stampa, è in continuità con la gestione perpetrata fino ad oggi. Si mette in mano l'azienda ad un liquidatore in un percorso non condiviso con i lavoratori, le Rsu e le organizzazioni sindacali e tanto meno con le Istituzioni. Chiediamo al Ministro Urso di intervenire e commissariare l'azienda, è l'unico modo per portare avanti una reindustrializzazione che dia garanzie reali alle lavoratrici e ai lavoratori a partire dalla continuità occupazionale e di reddito” così Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia.

Gkn andata e ritorno - cosa è successo in 20 mesi

E' la notte di giovedì 8 Luglio 2021 quando 420 lavoratori ricevono la notizia del licenziamento, 335 operai, 67 impiegati, 16 quadri e 4 dirigenti. 

Il 10 Luglio trascorrono la prima notte nella fabbrica di componenti meccaniche per auto a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze.

I lavoratori danno vita ad un Collettivo e presidiano giorno e notte lo stabilimento con un tendone davanti ai cancelli.

Gli uffici diventano sedi di riunioni sindacali tra bandiere e striscioni, mentre a pranzo la mensa diventa un momento di solidarietà con la distribuzione di viveri a sostegno della occupazione.

La Fiom-Cgil presenta un ricorso urgente al tribunale del lavoro per bloccare i licenziamenti sottolineando che la crisi del settore automotive non giustificava il precipitare della situazione.

Luglio 2021

Scatta la richiesta della cassa integrazione e si aprono i tavoli ministeriali in cerca di un volano per la reindustrializzazione. Gli operai toscani forti della storia recente iniziano a proporsi per una possibile autogestione dopo avere raccolto l'esperienza di aziende come Seves e Bekaert.

Si affaccia sulla scena nazionale l'imprenditore Francesco Borgomeo che nel Dicembre 2021 rileva lo stabilimento e i dipendenti della fabbrica di semiassi per auto con l’obiettivo di risollevarne le sorti assieme ad un gruppo di investitori.

Il 23 Dicembre 2021 Qf Spa del Gruppo Borgomeo comunica di aver acquisito il 100% di Gkn Driveline Firenze., l'azienda ritira la messa in liquidazione e viene ritirata l’impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento come annunciato dal presidente Francesco Borgomeo che invita tutti ad avere fiducia. Qf Spa sta per Quattro F, Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze

Dicembre 2021

Il 19 Gennaio 2022 al tavolo del ministero dello Sviluppo economico viene presentata l’ipotesi di accordo quadro per la ex-Gkn, ora Qf Spa ed i lavoratori lo approvano in un referendum con 262 voti favorevoli su 265, i 3/4 dei lavoratori nonostante la quarantena Covid.

Scatta un giro di ringraziamenti all'imprenditore per la lungimiranza ed ai lavoratori per la tenacia.

Ad Ottobre 2022 si sente parlare di "Crisi senza fine". La nuova azienda rende noto di avere avviato la procedura di consultazione per il ricorso dalla Cassa intregrazione straordinaria. Una richiesta respinta dalla Fiom perché significava far saltare l’accordo del 19 Gennaio al Mise con un percorso di rilancio industriale.

Il 9 Ottobre 2022 viene convocata una assemblea per la Fabbrica pubblica e socialmente integrata con un tavolo permanente per la reindustrializzazione per un piano di rilancio proposto dagli stessi lavoratori ed elaborato con i ricercatori della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e guarda alla mobilità sostenibile.

Novembre 2022

A Dicembre 2022 in Parlamento le commissioni lavoro e attività produttive avviano una serie di audizioni per assicurare una riconversione industriale mentre i lavoratori non ricevono più l’anticipo della Cassa integrazione. 

La Regione Toscana che nel frattempo ha seguito la vertenza accompagnandola ai tavoli ministeriali, attraverso il delegato del governatore, rende noto di avere svolto sopralluoghi a garanzia dell'accesso al sito industriale con i tecnici regionali che avviano un cosiddetto scouting per trovare nuovi investitori che prendano il posto dell’advisor ed imprenditore del mancato rilancio.

Il Collettivo di Fabbrica intanto propone un intervento pubblico per lo stabilimento e lo sottopone al voto di oltre 16.000 persone che approvano il principio di pubblica utilità nei quasi 190 seggi nella rete Arci, ma coinvolge anche parrocchie e mercati rionali con quasi 1.000 volontari. Una Società Operaia di Mutuo Soccorso sotto ogni punto di vista.

A Gennaio 2023 in Regione Toscana viene approfondita la proposta di reindustrializzazione parziale formulata dall’Rsu e dal Comitato tecnico scientifico solidale del collettivo di fabbrica sottoposta al Comitato di proposta e verifica. La proposta nei settori delle energie rinnovabili apre una fase di verifica tecnica, di fattibilità e individuazione di sostegni pubblici. Lo step successivo annunciato dalla Regione Toscana è un confronto con la proprietà.

A Febbraio 2023 viene annunciata la messa in liquidazione di Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze.


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