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Attualità sabato 06 giugno 2020 ore 10:12

Arte rubata a Firenze, i beni recuperati nel 2019

I militari di Palazzo Pitti hanno reso noto il report delle operazioni effettuate compresa l'attività durante il sisma del Mugello ed i rinvenimenti



FIRENZE — I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze nell'anno 2019 hanno recuperato numerosi beni di provenienza illecita per oltre 6 milioni di euro. La Toscana è un obiettivo particolarmente sensibile per la strategica posizione geografica e la grande presenza di beni artistici diffusi sul territorio prevalentemente custoditi in edifici religiosi ricchi di oggetti facilmente commerciabili, spesso dislocati in zone periferiche o rurali.

L’analisi dei dati sui fenomeni criminali ai danni del patrimonio culturale evidenzia una netta diminuzione dei reati in Toscana. Rispetto ai 55 eventi commessi nel 2018, nel 2019 ne sono stati registrati 38, in linea con il dato nazionale che ha evidenziato un minore numero i furti di beni culturali, 474 nel 2018 e 345 nel 2019. 

Nell’anno 2019 sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 48 persone, di cui 16 per reati in danno del paesaggio, 16 le verifiche sulla sicurezza di Musei, Biblioteche e Archivi, sono stati controllati 717 beni nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, 135 esercizi antiquari e commerciali e 22 mercati e fiere del settore. I militari hanno recuperato 33 beni antiquari, archivistici e librari, 41 reperti archeologici e sono state sequestrate 14 opere contemporanee contraffatte. Nel corso delle attività sono stati controllati 35 siti tutelati da vincoli paesaggistici e monumentali e 31 aree archeologiche.

Terremoto in Mugello. In occasione dell’evento sismico che ha colpito l’area compresa tra i comuni di Scarperia e San Piero e Barberino di Mugello il 9 Dicembre 2019, il Nucleo, unitamente a Funzionari della SABAP di Firenze, incaricati della locale Arcidiocesi Diocesi e i Vigili del Fuoco, dopo aver eseguito sopralluoghi e verifiche sugli immobili danneggiati, ha messo in sicurezza 259 beni d’arte: 37 opere pittoriche, 12 sculture, 164 beni ecclesiastici e 51 documenti di natura archivistica. Parte delle opere sono state trasferite presso un deposito temporaneo individuato dall’Arcidiocesi di Firenze, i restanti in altri locali idonei alla loro custodia in sicurezza. Nell’ambito del più ampio contesto dei contributi che l’Arma dei Carabinieri dà alla formazione della cultura della legalità, il Nucleo TPC di Firenze nel 2019 ha inoltre effettuato complessivamente 17 interventi a favore di istituti scolastici, associazioni culturali, università straniere e della terza età, organizzando tre visite presso la sede che si trova a Palazzo Pitti.

Tra i recuperi più significativi del 2019 a Maggio è stato sequestrato un dipinto ad olio su tela raffigurante Vecchio seduto con bastone e cappello attribuito a Filippo Palizzi, del valore di cinquantamila euro. Il bene, individuato a seguito dei controlli su siti web di settore e sequestrato presso una Casa d’Aste del capoluogo toscano, è risultato provento di furto commesso il 18 Luglio 1982 in Roma in danno di privato. Il mandante a vendere, un 77enne americano residente a Roma, è stato denunciato per ricettazione.

Qualche decina di migliaia di euro di valore ma incommensurabili dal punto di vista storico, invece, i manoscritti degli archivi segreti di Napoleone sulla prima Restaurazione. I beni erano stati acquistati sul web da un appassionato commerciante del settore, originario della provincia di Firenze, che dopo averli esaminati, aveva contattato direttamente le autorità. In occasione di un controllo amministrativo condotto nel Marzo 2019, il commerciante ha riferito ai militari di essere entrato in possesso di tali documenti e di avere avuto notizia in quei giorni dal Ministero della Cultura francese che si trattava di beni ritenuti parte integrante del patrimonio archivistico nazionale e che avrebbero avviato le procedure per rivendicarli. L’acquirente in buona fede, quindi, ha consegnato spontaneamente ai Carabinieri il materiale al fine dei necessari accertamenti. Il Comando ha intrapreso con l’Ambasciata francese le azioni per facilitare la restituzione. Il 15 Gennaio 2020, presso l’Ambasciata della Repubblica Francese in Italia, il Generale di Brigata Roberto Riccardi, Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha restituito i manoscritti all’Ambasciatore Christian Masset.

A Settembre è stato sequestrato un bassorilievo in marmo raffigurante un putto reggistemma, scuola napoletana di autore ignoto del XV secolo, del valore di settantamila euro. L’opera, esposta a Palazzo Corsini in occasione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze da un commerciante risultato estraneo all’illecito, è risultata rubata il 19 Ottobre 1995 a Pompei da abitazione privata. L’accertamento sulla provenienza del bene è avvenuto con il supporto tecnico dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze che, mediante indagine autoptica e la comparazione di immagini multispettrali ad ultravioletti con quelle estrapolate dalla Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, ha permesso di appurare che alcuni rilievi preesistenti erano stati levigati al fine di rendere l’opera difficilmente identificabile e poterla collocare agevolmente sul mercato. L’occhio esperto dei militari operanti è stato fondamentale per rilevare l’anomalia nella fase dei controlli preventivi eseguiti durante l’evento internazionale, poi confermata dall’esame specialistico.

Il 19 Luglio 2019 a Firenze, presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti, nel corso di una conferenza stampa, veniva restituito alle Autorità italiane il dipinto Vaso di Fiori del pittore olandese Jan Van Huysum (XVII Sec.) esportato illecitamente dall’Italia in epoca successiva al 17 Luglio 1944 da un militare della Wermacht dopo che la stessa era stata sottratta dal deposito di Montagnana ove, tra le tante, erano state ricoverate le opere della Galleria Palatina di Firenze per proteggerle dagli eventi bellici della seconda Guerra Mondiale. Terminata la cerimonia, l’opera veniva posta sotto sequestro su decreto della Procura della Repubblica di Firenze ed affidata in giudiziale custodia al Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.


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