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Attualità mercoledì 07 luglio 2021 ore 19:23
Pesci d'Arno intrappolati nella rete pirata
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Sono rimasti incastrati nella rete di 80 metri tesa all'interno di una zona protetta dell'Arno. Sono scattate le indagini per risalire ai responsabili
CERRETO GUIDI — Una grossa rete in nylon ha intrappolato alcuni pesci delle specie barbo, pesce gatto e muggine. Si tratta di una grossa rete da pesca illegale di 80 metri che è stata gettata nelle acque di Bassa, a Cerreto Guidi, nella zona di protezione sul fiume Arno.
I pesci sono stati liberati sul posto.
La polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze è intervenuta domenica mattina, 4 Luglio dopo avere ricevuto una segnalazione. Sono state subito attivate le guardie volontarie Wwf Italia e Libera caccia che, coordinate dalla provinciale, si sono recate sul posto per effettuare i controlli e gli atti di sequestro.
La rete tesa occupava il letto completo del fiume. I responsabili non erano più presenti. Le guardie volontarie del Www Italia e Libera caccia hanno raccolto informazioni sul posto per la prosecuzione delle indagini.
Nella zona di protezione di Bassa è presente il Cefalo Calamita Liza Ramada, una specie di pesce che tende a riprodursi in mare, ma che è segnalato con popolazioni che svolgono il proprio ciclo vitale anche nelle acque interne, anche a molti chilometri di distanza dal mare. Questo il caso della zona di protezione di Bassa, dove da Maggio a Settembre arrivano numerosi i muggini. Ormai da anni pescatori irregolari arrivano da tutta la Toscana oltre che da altre regioni, per catturare questi pesci. C’è perfino chi pulisce e consuma direttamente il pesce sul posto. Purtroppo, spesso, in violazione delle norme di tutela ambientale
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