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Attualità giovedì 12 novembre 2015 ore 15:53

Tutti contro la scuola che censura l'arte sacra

Indignazione da parte del mondo politico, sia a destra che a sinistra. Da Fratelli d'Italia, passando per la Lega Nord, Forza Italia, fino al Pd



FIRENZE — Tutti contro la decisione della scuola elementare di Firenze "Matteotti", di non mandare i bambini delle classi terze in visita alla mostra "Belezza Divina" a Palazzo Strozzi.

Secondo il consigliere regionale Giovanni Donzelli, di Fratelli d'Italia parla di "talebani dell'ignoranza". "Gli pseudo-educatori che hanno impedito alle classi terze elementari della scuola Matteotti di Firenze di visitare la mostra in corso a Palazzo Strozzi devono essere licenziati, non hanno niente da insegnare a nessuno", conclude Donzelli.

Stefano Mugnai, consigliere regionale di Forza Italia, punta il dito contro la scuola: "Non è così che si fa integrazione: queste sono follie ideologiche quanto vietare il prosciutto nelle mense scolastiche o il presepe a Natale. Pura follia ideologica. L'arte è arte - continua Mugnai -, e la censura che si è abbattuta sulla visita a una mostra di tanto spessore deriva dalla stessa radice mentale che poi, in uno sviluppo estremo, porta l'Isis a distruggere le chiese e l'iconografia cattolica in generale".

Intanto la Lega Nord Toscana annuncia un presidio di protesta davanti alla scuola fiorentina. Manuel Vescovi, consigliere regionale del Carroccio, parla di assurdità: "E' totalmente diseducativo che si precluda un arricchimento culturale a dei bambini, solo per il fatto che qualcuno di loro potrebbe essere turbato dalla visione di un crocifisso".

"La sensibilità si dimostra facendo conoscere a tutti civiltà diverse, culture diverse, storie diverse, religioni diverse. Non si offende dando la possibilità di arricchire il proprio sapere, quanto piuttosto cercando di nascondere qualcosa pensando di preservare qualcuno". Lo afferma il consigliere regionale e vicesegretario del Pd toscano Antonio Mazzeo.

Ma di errore educativo parla anche il Partito Democratico, attraverso le parole della senatrice Rosa Maria Di Giorgi: "L'arte non ha bandiera né religione. Vietare ad una scuola di ragazzi di visitare la Crocifissione bianca di Chagall o la Pietà di Van Gogh è semplicemente un errore educativo mascherato dietro convinzioni ideologiche che nulla hanno a che vedere con la formazione dei giovani".

"Anacronistico non portare bambini ad una mostra perché ci sono crocifissi: è fuori dal mondo e dalla realtà". Così il sottosegretario all'Istruzione Gabriele Toccafondi.  "Come ci ha ricordato Papa Francesco, il cristianesimo è parte della realtà - ha aggiunto Toccafondi - I simboli cristiani sono la nostra realtà, presente e passata. Non ci dobbiamo vergognare della nostra cultura e della nostra tradizione".

Il capogruppo di Area Popolare alla Camera, Maurizio Lupi, attacca la scuola e i dirigenti: "Il divieto di visita di una mostra con quadri di Chagall, Picasso, Fontana, Matisse e Munch, imposto ai loro studenti perché, a detta di questi illuminati insegnanti fiorentini, "offende i non cattolici", è un insulto all'intelligenza. Farebbero meglio a dimettersi - conclude Lupi -, vista l'impossibilità di spiegare alcunché durante le loro ore di lezione e l'immoralità di lucrare uno stipendio senza fare nulla".


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