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Attualità giovedì 12 novembre 2015 ore 13:02

La scuola vieta la mostra di arte sacra

Niente gita alla mostra Bellezza divina per una terza elementare della scuola Matteotti : "Urta i non cattolici". Passo indietro del preside



FIRENZE — Le opere sacre esposte, tra cui la Crocifissione bianca di Marc Chagall che è stata sistemata in Battistero a Firenze e davanti alla quale ha sostato il Papa, "potrebbero collidere con la sensibilità delle famiglie non cattoliche visto il tema religioso della mostra - hanno spiegato dal consiglio di interclasse della scuola elementare e riportato dal quotidiano La Nazione.

La decisione del consiglio di interclasse ha suscitato la reazione di diversi genitori, alcuni dei quali si sono appellati al fatto che la storia dell'arte è in gran parte basata proprio sull'arte sacra. 

"Una decisione insensata - ha dichiarato tramite il suo profilo Facebook il sindaco Dario Nardella - Se è vero che una scuola fiorentina ha annullato la visita degli alunni ad una delle più belle mostre fiorentine di arte sacra degli ultimi anni per venire incontro alla sensibilità delle famiglie non cattoliche saremmo davanti ad un fatto quantomeno insensato. Una decisione insensata - scrive Nardella - non solo perché siamo da sempre la città del dialogo interreligioso, sul quale stiamo fondando una nuova Scuola Fiorentina internazionale con rabbino, cardinale e imam, ma anche perché sarebbe un errore grossolano escludere dalle scuole la fruizione del nostro patrimonio di storia e cultura che comprende oggettivamente anche l'arte sacra, che per forza di cose da noi è arte cristiana. Senza togliere che alla mostra Bellezza divina'vi sono mirabili pitture del grande Chagall che proprio cattolico non è! - continua nel suo post il sindaco -  A volte mi chiedo ma a cosa pensano certi insegnanti? Forse che io, cattolico, non possa fare una gita ad Istanbul o a Tel Aviv perché queste città ferirebbero il mio credo? La scorsa settimana abbiamo avuto 80 sindaci di tutto il mondo e di tutte le religioni che hanno condiviso il concetto che la libertà religiosa non si garantisce cancellando i simboli e vietando le fedi, ma, al contrario, esaltando le differenze facendole conoscere e convivere. Questa è la vera Firenze. Una città che non ha paura della sua storia, del confronto e delle differenze"

Sull'argomento è intervenuto il preside della scuola Alessandro Bussotti: "L'eventuale esclusione della visita - ha detto il preside precisando di non aver partecipato alla riunione - non ha motivazioni religiose e non è escluso che la mostra possa essere reinserita nei programmi didattici se non tutte, almeno di alcune classi".


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