Attualità venerdì 03 novembre 2023 ore 12:45
Dopo l'acqua il vento, mareggiate, tralicci e alberi a terra
I violenti nubifragi hanno ceduto il passo a raffiche fino a 120 chilometri orari. Il punto del presidente Giani. Il dramma degli sfollati
TOSCANA — Dopo l'acqua con i violenti nubifragi della notte che hanno provocato anche 5 vittime in Toscana, in mattinata è toccato al vento forte spazzare il territorio regionale con danni e mareggiate che hanno portato l'acqua fino in strada, mentre decine di famiglie sono sfollate tra Firenze e Prato.
A Livorno i venti hanno raggiunto i 120 chilometri orari, e la potenza delle onde ha spazzato via la statua bronzea della Ballerina collocata sullo Scoglio della Regina.
Raffiche sui 100 chilometri orari sul litorale apuano flagellato da potenti mareggiate specialmente a Marina di Massa.
A Viareggio, dove ha esondato anche il canale Burlamacca, si è allagata la passeggiata. Un albero è caduto sull'hub vaccinale del Terminetto. Sulla linea ferroviaria Lucca-Viareggio è caduto un traliccio.
A Marina di Pisa il mare ha raggiunto le strade prospicienti il lungomare, spazzando via anche il 'retone' in legno icona della località.
A Bocca d'Arno il vento ha spirato a 112 chilometri orari e poco meno a San Vincenzo (93 chilometri orari) e a Forte dei Marmi (81 chilometri orari). Firenze è stata investita da raffiche fino a 62 chilometri orari, con picchi di 68 chilometri orari nell'area circostante e in particolare a Scandicci.
Raffiche anche a Prato, fra le zone più colpite dalla perturbazione Ciaran, e a Pistoia.
Cavo tranciato da un pioppo caduto a Montechiaro, a Siena, con l'interruzione dell'energia elettrica nell'intera zona dove è piombato a terra anche un grosso leccio in piena carreggiata stradale. Il forte vento nel Senese ha abbattuto molti alberi e scoperchiato capannoni, facendo anche cadere le olive in attesa di raccolta.
Gli sfollati
Decine di famiglie sfollate fra le province di Firenze e Prato e il sindaco di Montemurlo che ha chiesto l'intervento dell'esercito: è la situazione nell'area fra le più colpite dal maltempo alla fine della mattinata.
Nel Fiorentino le persone senza casa si concentrano specialmente nell'area di Campi Bisenzio alluvionata nella notte e su cui è indirizzata la colonna mobile della protezione civile. Lì circa 50 persone sono accolte nel centro Spazio Reale. Ci sono famiglie sfollate anche in Mugello, a Barberino.
A Prato 18 persone hanno trovato rifugio nella chiesa di San Domenico.
A Quarrata 15 famiglie sono ospitate a Villa La Magia, villa medicea patrimonio Unesco.
Il punto della situazione
Scongiurata l'esondazione dell'Arno, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che nella notte ha dichiarato lo stato d'emergenza regionale ha fatto il punto di una situazione definita "senza precedenti" con un livello di precipitazioni superiore anche a quello che si verificò nel 1966 quando il 4 Novembre si verificò poi la grande alluvione di Firenze.
"Già stanotte abbiamo avuto modo di avere mezzi anfibi di protezione civile per salvare le persone in lacrime", racconta.
"A Prato interi quartieri anche vicino all'ospedale hanno vissuto la furia delle acque. I fiumi ora si stanno sgonfiando", prosegue.
"Sono grato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la telefonata in cui ha espresso grande solidarietà alla Toscana e ai toscani. Stamani mi sono sentito con la presidente Giorgia Meloni che porterà in consiglio dei ministri, stamani, la richiesta di stato d'emergenza nazionale, mentre col ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ci siamo occupati della situazione delle autostrade".
"Quella che stiamo vivendo è una situazione su cui siamo massimamente concentrati come protezione civile, stiamo intervenendo con i sindaci che sono tutti in allerta", riferisce ancora Giani.
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