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Attualità lunedì 08 maggio 2023 ore 19:10

Toscani sempre di meno e sempre più vecchi

signora anziana

La popolazione residente invecchia più della media nazionale e diminuisce in maniera più marcata che nel resto d'Italia per il calo delle nascite



TOSCANA — I toscani sono sempre meno numerosi e sempre più anziani, in una contrazione demografica superiore a quella media nazionale e dovuta a un numero di decessi non compensato dalle nascite: è l'analisi con cui l'Agenzia regionale di sanità (Ars) guarda agli indicatori demografici aggiornati e rilasciati dall’Istituto nazionale di statistica (Istat).

Le nascite si sa sono a picco e hanno toccato il minimo storico. I decessi però rimangono stabili e i due fattori non si compensano. Ecco così che in Toscana la riduzione della popolazione è più marcata rispetto alla media italiana (3,3 x1.000 in meno) con i residenti che scendono a 3 milioni e 651mila persone la cui età media è tra le più elevate d'Italia: 47,8 anni a fronte di 46,4 nazionale.

Spiccata la presenza di popolazione con più di 65 anni (28,8% rispetto al 24,1% in Italia): "Questo contribuisce a spiegare la diversa intensità della diminuzione osservata in Toscana e in Italia. È il saldo naturale (differenza tra nuovi nati e decessi) infatti - spiega Ars - a determinare il calo demografico, con un eccesso di morti rispetto ai nuovi nati che nella nostra regione è accentuato anche dalla struttura demografica della popolazione: più anziani a maggior rischio di decesso e meno adulti in età fertile".

grafico vecchiaia

Fonte: Ars su base dati Istat

L’indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra anziani d’età 65+ anni e giovani under 15) misura del ricambio generazionale della popolazione, nel 2023 raggiunge il valore di 225,7 in Toscana (193,3 in Italia), per ogni giovane si contano quindi circa 2,3 anziani. Nel 2002 l’indicatore misurava 192,1 in Toscana e 131,7 in Italia. 

La sensazione è quella di essere su un piano inclinato di "progressivo e costante invecchiamento della popolazione, destinato a proseguire con l’ingresso dei nati nel periodo caratterizzato da elevati tassi di natalità in Italia (i cosiddetti baby boomers nati dal secondo dopoguerra fino ai primi anni degli anni ‘60) nella fascia d’età degli over 64enni".

Il saldo naturale toscano (-7,5) non è compensato dal saldo migratorio (+4,2) e anche questo concorre a una diminuzione della popolazione.

Provincia per provincia

Sotto il profilo territoriale, la popolazione residente diminuisce ovunque tranne che a Prato (+1,3 per 1.000), storicamente caratterizzata da una struttura per età più giovane e da maggiori flussi migratori in entrata. 

Nelle altre province la forbice è tra il -6,4 per 1.000 di Massa Carrara e il -1,7 per 1.000 di Pistoia e Pisa.

tabella residenti per provincia

Fonte: Ars su base dati Istat

La provincia di Prato guida la graduatoria per presenza straniera, con il 21% della popolazione residente che ha una cittadinanza non italiana. La seconda provincia è Firenze, che si ferma però al 12,7%. Anche grazie all’elevata presenza di stranieri residenti, mediamente più giovani degli italiani autoctoni, trattandosi per lo più di persone in età lavorativa e dei loro familiari, Prato è anche la provincia con l’età media più bassa (45,8 anni) e la minore presenza relativa di anziani over64enni (22,7%). 

Le province più anziane sono invece Grosseto, Massa Carrara e Livorno

Firenze e Pisa sono le due provincie con il tasso di natalità più alto, rispettivamente con 6,3 e 6,2 nuovi nati ogni 1.000 abitanti. La zona della Toscana caratterizzata invece da tassi di mortalità più elevati è quella costiera, con le province di Massa-Carrara, Livorno e Grosseto. Risultato: la provincia di Massa Carrara è quella che registra il saldo naturale più negativo, -10,2 ogni 1.000 abitanti, seguita da Livorno e Grosseto, rispettivamente -9,3 e -9,2 ogni 1.000 abitanti.


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