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Attualità giovedì 19 dicembre 2024 ore 08:00
Treni, una linea toscana fra le peggiori d'Italia

Ritardi, stazioni chiuse, corse poco frequenti: è la sfida quotidiana di chi viaggia sui binari secondo il rapporto Pendolaria di Legambiente
ROMA — Ritardi cronici, stazioni chiuse da anni e treni poco frequenti sono la sfida quotidiana dei pendolari che utilizzano le linee ferroviarie. E secondo il report Pendolaria 2025 di Legambiente, presentato ieri a Roma, fra le peggiori d’Italia è presente anche la Firenze-Pisa, definita la peggiore in affidabilità fra quelle toscane.
"La linea infatti - spiega una nota dell'associazione - è utilizzata da merci, treni regionali e anche alta velocità, e vi si innesta anche la linea da Siena, che la utilizza da Empoli a Firenze. Inoltre, la linea trova nel nodo saturo di Firenze e nei blocchi alla stazione di Empoli ulteriori punti deboli uniti a ripetute cancellazioni e ritardi".
In Toscana, oltre 210mila persone ogni giorno hanno viaggiato in treno durante il 2023, dati in sostanziale crescita (+5,9%) rispetto al 2022. La Toscana è la quarta regione italiana per numero di viaggiatori e viaggiatrici giornalieri dopo Lombardia, Lazio e Campania. Inoltre, è seconda nella classifica nazionale dopo la Lombardia per offerta di treni per chilometro, con 827 corse giornaliere realizzate da una flotta di 252 treni con un’età media di 13 anni, leggermente al di sotto della media nazionale.
"Il quadro generale del servizio ferroviario regionale toscano mostra una situazione fortemente eterogenea. A fronte di dati ancora positivi per numero ed età dei convogli rispetto alla media nazionale, osserviamo una situazione preoccupante specie su alcune linee come Firenze-Pisa e Firenze-Arezzo" dichiara Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile Legambiente Toscana.
“Occorre agire rapidamente con investimenti capillari su servizi e infrastrutture. Raddoppi e passanti ferroviari, come la Lunetta di Sinalunga; potenziamenti, velocizzazioni ed elettrificazioni (tra cui la Siena-Grosseto), con particolare attenzione al ruolo intermodale delle stazioni", enumera Cecchi.
In tal senso, secondo Legambiente per risolvere i problemi sulle linee peggiori d'Italia, in particolare sulla linea Firenze-Pisa, sarebbe necessario procedere su due fronti: da un lato, quadruplicare tutta la ferrovia da Firenze a Pisa (l’unico tratto di quadruplicamento attivo ad oggi è dal Bivio di San Donnino a Montelupo) e attivare nuovi sistemi di circolazione a Firenze (compreso il segnalamento ERTMS HD, che permetterebbe di aumentare i treni sul nodo); dall’altro, potenziare gli itinerari alternativi (primo fra tutti il tratto Firenze-Pistoia-Lucca, ancora a binario singolo.
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