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Cronaca sabato 08 febbraio 2020 ore 17:51
Il capo della setta si faceva chiamare "diavolo"

Riunioni nei boschi e riti di iniziazione a carattere sessuale. Fra le vittime di abusi anche due ragazzi ancora minorenni
PRATO — Una setta, con a capo uno studente straniero poco più che ventenne che si fingeva Satana e avrebbe abusato sessualmente degli adepti, è al centro di un'inchiesta coordinata dalla procura pratese e condotta dalla squadra mobile. Almeno quattro, stando ai riscontri investigativi, i giovani che avrebbero subito abusi e due di loro sono minorenni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i riti di iniziazione di carattere sessuale avvenivano nei boschi. La storia avrebbe avuto inizio più di un anno fa e far scattare le indagini è stata una mamma delle presunte vittime che, preoccupata dagli atteggiamenti dei due figli, si è rivolta all'Onap, l'Osservatorio nazionale abusi psicologici. La polizia ha perquisito la casa dello studente a capo della setta.
Il giovane, che frequenta l'università di Firenze, si sarebbe fatto chiamare proprio "diavolo", paventando poteri soprannaturali e mettendo in forte soggezione le presunte vittime.
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