Cronaca venerdì 27 settembre 2024 ore 18:40
Mostro di Firenze, riesumato Francesco Vinci
La riesumazione dei resti di uno dei sospettati dei duplici delitti è stata ordinata dalla procura dopo la richiesta dei familiari. Esame del Dna
MONTELUPO FIORENTINO — Sono stati riesumati stamani nel cimitero di Montelupo Fiorentino i resti di Francesco Vinci, uno dei sospettati dei delitti del mostro di Firenze e al centro della cosiddetta 'pista sarda'.
La riesumazione apre una nuova pagina nei duplici omicidi commessi fra il 1968 e il 1985, vittime coppie appartate nelle campagne della provincia di Firenze. E' stata disposta dalla procura fiorentina, ma era già stata chiesta dai familiari di Vinci.
La vedova e i figli avevano chiesto che sui resti dell'uomo venisse effettuato il test del Dna. L'obiettivo è sapere se quel cadavere - trovato incaprettato e carbonizzato a Chianni, nel Pisano, ad Agosto 1993 nel bagagliaio di un'auto - sia effettivamente del loro congiunto.
Stamani al cimitero di Montelupo Fiorentino alle operazioni hanno assistito magistrati della procura fiorentina e familiari di Vinci. La salma è stata trasferita all'istituto di medicina legale di Firenze dove verranno effettuati gli esami.
Era l'estate del 1982 quando Vinci venne arrestato col sospetto che fosse lui l'autore della macabra catena di duplici delitti del mostro di Firenze. Poi però fu scagionato: mentre si trovava in carcere, infatti, a Giogoli si consumò un altro omicidio. A perdere la vita, due giovani tedeschi. Così a Ottobre 1983 Vinci venne scarcerato.
Dieci anni dopo ecco a Chianni il ritrovamento dell'auto carbonizzata con due corpi nel bagagliaio. All'epoca uno di questi venne identificato come quello di Francesco Vinci, l'altro come di Angelo Vargiu. Dal test del Dna si punta adesso ad accertare o confutare quell'identificazione.
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