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Attualità mercoledì 26 giugno 2024 ore 18:00
Respirar cantando per allenare il cuore dei bimbi cardiopatici
Un progetto originale nato in Toscana è dedicato al training respiratorio dei bambini con cardiopatie congenite complesse. Ecco come funziona
MASSA — Respirar cantando: così in Toscana si allenano cuore e polmoni dei bambini cardiopatici. Merito di un progetto sviluppato tra l'Ospedale del Cuore della Fondazione Monasterio a Massa e l'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino a Firenze e dedicato proprio ai piccoli pazienti col cuore malato.
Sì perché cantare fa bene. Non solo perché emoziona, rilassa e regala una preziosa carica di energia, ma anche perché le tecniche del canto implicano un training respiratorio che 'allena' cuore e polmoni. Recenti ricerche dimostrano, infatti, che un attento lavoro su atti respiratori lenti e profondi e su contrazione e rilassamento del diaframma migliorano la performance fisica, la tolleranza allo sforzo e il benessere.
E’ con questa consapevolezza che è nato il progetto Cantando: Il canto come training respiratorio per i bambini con cardiopatie congenite complesse.
L’iniziativa, promossa da Monasterio, è stata sostenuta dalla sua Fondazione Luigi Donato con la collaborazione di Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, Associazione Il Poggio ETS, Fondazione Science & Music, Istituto di Fisiologia Clinica del CNR e Aicca nazionale e Toscana (Associazione Italiana dei Cardiopatici Congeniti Adulti).
Il progetto, partito a Marzo, si è articolato in 13 lezioni: un incontro a settimana all’Ospedale del Cuore e uno al mese all’Accademia del Maggio, a Firenze.
Domenica scorsa poi la chiusura con un concerto a Montecastelli, nel Pisano, sede dell’associazione Il Poggio.
Grazie a Cantando 11 bambini e ragazzi con cardiopatia congenita complessa tra i 6 e 16 anni, pazienti dell ’Ospedale del Cuore di Monasterio a Massa, hanno avuto l’opportunità di frequentare un corso di canto tenuto dai maestri Paolo Biancalana ed Elia Orlando.
Il progetto conferma la vocazione di Monasterio all’umanizzazione delle cure: prendersi cura del paziente nella sua interezza, senza trascurare la sua storia personale, accanto a quella clinica. I bimbi e i ragazzi con cardiopatia hanno potuto coltivare la propria autostima e sviluppare rapporti di amicizia: hanno infatti condiviso l’esperienza con i Piccoli Cantori dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino.
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