Cronaca sabato 10 novembre 2018 ore 08:00
Tassista in fin di vita, assolti i due clienti

Il giudice ha deciso che i due giovani colpirono Gino Ghirelli per legittima difesa. Il tassista è in coma dal Luglio 2017. Familiari sconvolti
FIRENZE — Il giudice per le udienze preliminari Anna Liguori ha assolto i due ventenni accusati di aver aggredito il tassista Gino Ghirelli, 68 anni, in coma dalla tragica notte del Luglio 2017 in cui i due giovani salirono sul suo taxi (vedi qui sotto gli articoli collegati).
Il diverbio scoppió sulle modalità di pagamento della corsa: i due clienti chiesero di pagare con il bancomat, Ghirelli, non potendo accontentarli, li accompagnó a uno sportello bancomat.
Stando alle dichiarazioni dei due giovani, sarebbe stato Ghirelli a colpire per primo con una testata e loro avrebbero reagito colpendolo a loro volta. Ma alcune testimonianze descrivono i due che prendevano a calci il corpo del tassista ormai a terra. Il giudice ha comunque accolto la tesi difensiva, sentenziando l'assoluzione.
Quella notte fu lo stesso Ghirelli a segnalare ai colleghi di aver subito una rapina e di fare attenzione ai due giovani. Poi il tassista andò a casa, si sentí male ed entrò in un coma da cui non si è risvegliato.
La decisione del gup ha sconvolto i familiari del tassista: "Se questa è giustizia - ha dichiarato la figlia di Ghirelli, Silvia - io non credo più a niente".
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