Attualità martedì 02 dicembre 2025 ore 11:00
Addio a Caterina Coralli, la lotta all'Aids e lo scandalo Forteto

Coralli si è spenta nella notte dopo una vita scandita dall'impegno coraggioso in politica su fronti anche scomodi. Ma non ha mai arretrato
FIRENZE — L'impegno contro i pregiudizi legati all'Aids negli anni in cui la malattia scatenava il panico sociale e poi ancora dopo. La pervicacia nello scoperchiare quanto stava accadendo all'interno del Forteto, in quella che le sentenze passate in giudicato avrebbero affidato alla storia giudiziaria e non solo come comunità-setta antro dell'orco per bambini lì in affido e che si trovavano esposti ad abusi di ogni tipo.
Lei era Caterina Coralli, e si è spenta la scorsa notte lasciando la politica toscana nel lutto. Un lavoro infaticabile, il suo, portato avanti dal cuore del Mugello fino al parlamento dove è stata ascoltata durante i lavori sulla commissione d'inchiesta che si è occupata - dopo le due nel consiglio regionale della Toscana - proprio dello scandalo Forteto.
L'impegno politico era nelle file della destra toscana, come dirigente di Fdi e a partire dal consiglio comunale di Vicchio. Ma soprattutto Coralli aveva il coraggio di tenere accesi i riflettori su temi scomodi. Infaticabilmente. Senza mai arretrare.
Il presidente dell'associazione vittime del Forteto, Sergio Pietracito, l'ha ricordata sui social: "In questi anni dal Gennaio 2012 ci sei sempre stata vicino. Memorabile l'evento al Teatro Giotto di Vicchio nel Marzo 2012 che sciolse le coscienze e gettò le basi per poi fare la prima commissione d inchiesta regionale sul Forteto, importantissima per arrivare al processo".
E ancora: "Hai retto agli attacchi e ai superficiali tentativi di umiliazione da parte di chi preferiva non vedere, rimuovere. Potevi aspettare un altro po' a lasciarci", scrive ancora Pietracito. "Eccome se ci mancherai", conclude.
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