Attualità venerdì 08 marzo 2024 ore 15:00
8 Marzo, mille in piazza "Per cambiare musica"
Tantissimi, in piazza Duomo a Firenze, per celebrare la Giornata internazionale dei diritti della donna. Tra gli ospiti Irene Grandi e Paolo Vallesi
FIRENZE — Oltre un migliaio di persone hanno partecipato oggi all'iniziativa “Insieme per cambiare musica”, organizzata da La Toscana delle donne, progetto della Regione Toscana.
Tantissimi, in piazza Duomo a Firenze, per celebrare la Giornata internazionale dei diritti della donna. Ad aprire l'evento è stato il presidente della Regione Eugenio Giani, che nel suo discorso ha sottolineato come “In questa piazza, attraverso le voci di cantanti, poeti, scrittori abbiamo voluto dire che l’arte e la cultura, che sono nel Dna della Toscana e di Firenze, possono essere un sostegno alla crescita del ruolo della donna nella società".
"Non si tratta solo di sostenere la rivendicazione di una piena parità di diritti - ha aggiunto Giani- ma di far crescere la consapevolezza che eleva il livello di civiltà quando la donna svolge ruoli di protagonista ai vertici della società".
“L’8 marzo - ha detto Cristina Manetti, ideatrice del progetto La Toscana delle Donne e capo di gabinetto del presidente - è la giornata internazionale dei diritti della donna e volevamo dare un segnale. Cambiare musica diciamo oggi, perché la musica è un valore, la musica unisce ed è un veicolo per lanciare o rilanciare un messaggio. Il viaggio per i diritti della donna è ancora lungo, seppur iniziato da molto tempo. Ha conosciuto una tappa fondamentale con la conquista del diritto di voto il 2 giungo del 1946: il diritto di votare e di essere votate. Da allora il viaggio è continuato con le grandi conquiste degli anni Settanta, il diritto al divorzio, all’aborto e oggi siamo qua, perché ancora tante sono le cose da conquistare. Questo è un periodo in cui è molto sentito il tema della violenza di genere, una piaga da estirpare. Riempiamo dunque le piazze, come abbiamo fatto oggi, e rilanciamo forte il messaggio che insieme possiamo cambiare, a fianco di tutte le donne”.
Protagonista dell'evento,condotto da Carletto Dj, la musica con ospiti come Irene Grandi, Giulia Vestri, Simona Bencini dei Dirotta su Cuba, la Bandabardò, la compositrice e pianista Giulia Mazzoni e Paolo Vallesi che accompagnato dalla violoncellista Roberta Masselli ha interpretato “Quello che le donne non dicono”, “Bentornato” e la sua celeberrima “La forza della vita”.
Protagoniste anche le parole: accompagnate dal chitarrista Giuseppe Scarpato, le attrici Giulia Weber e Sara Bosi si sono alternate alla lettura delle Lettere a Penelope, missive a una figlia immaginaria in procinto di fare il suo viaggio per i diritti e alla quale una madre consegna bagagli che, come tutti i bagagli, contengono ciò che è indispensabile per viaggiare: in questo caso parole speciali come viaggio, futuro, libertà, gentilezza, speranza, cambiamento, coraggio.
Il saluto finale è spettato a Serra Yilmaz, l’attrice musa del cineasta Ferzan Özpetek che “Noi donne – ha detto - in questo mondo siamo trattate come se fossimo una grandissima minoranza e quindi c’è ancora tantissimo da fare, ma io mi auguro che i giorni futuri ci portino cose belle come è successo in Francia dove il diritto all’aborto adesso fa parte della Costituzione, una grande conquista perché solo le donne devono essere maestre del oro proprio corpo. Mi auguro quindi che vengano giorni in cui non ci sarà più nemmeno bisogno di un 8 marzo”.
Ha concluso l'evento, tra gli applausi, Irene Grandi che ha cantato “La tua Ragazza sempre”, “Bruci la città” e “Se mi vuoi”, accompagnata dal chitarrista Leo Di Dante e dal Coro Femina.
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