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Lavoro martedì 12 novembre 2024 ore 18:30
Crisi della moda, 2.000 lavoratori in piazza
Meno consumi, guerre, rallentamento del commercio si riflettono su un settore che in Toscana occupa più di 110mila addetti. Il corteo della protesta
FIRENZE — Moda toscana in piazza stamani a Firenze per la manifestazione regionale contro la crisi del settore che occupa in Toscana più di 110mila addetti. Circa 2.000 lavoratrici e lavoratori hanno sfilato nel corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil insieme a Filctem Cgil-Femca Cisl-UilTec Uil e Fim Cisl-Fiom Cgil-Uilm Uil nel centro del capoluogo toscano.
"Il settore moda sta attraversando un periodo di forte difficoltà dovuto al rallentamento del commercio mondiale, alle guerre in corso, ai bassi consumi. La produzione del settore ha proseguito il trend negativo manifestato per tutto il 2023 con un forte aumento del numero di ore di cassa integrazione e di Fsba richieste dalle imprese", spiegano le organizzazioni sindacali.
L'impatto sul sistema occupazionale toscano è significativo, dal momento che i dipendenti del settore moda rappresentano quasi il 40% del totale degli addetti del manifatturiero a livello regionale.
E allora ecco la scelta di portare in piazza il disagio di quanti lavorano sul terreno scosceso della crisi. In corteo da piazza Adua a via Cavour per la manifestazione intitolata "Il lavoro non è fuori moda", oltre ai lavoratori direttamente impegnati nel settore c'erano anche quelli della minuteria metallica e della filiera. Tutti in sciopero, oggi, in coincidenza con la manifestazione.
La piattaforma di rivendicazioni elaborata dalle organizzazioni sindacali è articolata. Alle imprese e alle istituzioni viene richiesto di affrontare la questione degli ammortizzatori in deroga col prolungamento di quelli presenti per tutti i settori della filiera e per tutto il periodo di difficoltà previsto.
Poi ci sono la tutela dei livelli occupazionali, ma anche la domanda di politiche di forte contrasto all’illegalità e allo sfruttamento lavorativo oltre che di azioni di salvaguardia per produzioni e competenze passando anche dai fabbisogni formativi, dall'innovazione e dal sostegno ai lavoratori in difficoltà.
Infine, ecco la richiesta di convocazione del Tavolo regionale del settore Moda.
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