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Attualità sabato 17 dicembre 2016 ore 09:54

Crollo del lungarno Torrigiani, nessun colpevole

La procura ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla voragine che si aprì il 25 maggio. Impossibile risalire a una responsabilità specifica



FIRENZE — Non c'è un responsabile unico per il disastro del lungarno Torrigiani. Lo ha stabilito la procura che ora ha chiesto l'archiviazione del procedimento aperto subito dopo il crollo che inghiottì 200 metri di strada facendo una strage di auto. 

"La situazione - scrive il pm Gianni Tei nella richiesta di archiviazione al gip - non è riconducibile alla condotta di ben individuati specifici soggetti in un determinato e circoscritto arco temporale, ma è la sommatoria di decisioni e provvedimenti a carico di più soggetti competenti e che si estendono in un orizzonte di tempo pluriennale con livelli di responsabilità diffuse e, pertanto, suddivisi tra un numero indeterminato, ma cospicuo di soggetti che a vario titolo hanno concorso a determinare la situazione e di cui il crollo del lungarno Torrigiani è solo un grave epilogo".

A causare l'apertura della voragine è stato con ogni probabilità un tubo rotto. Le perdite d'acqua che ne sono seguite hanno causato il collasso del manto stradale. Una situazione che, hanno stabilito le perizie svolte nei sei mesi di indagini, potrebbe ripetersi anche in altre parti della città per la situazione stessa della rete acquedottistica. Per il pm Gianni Tei, che ha coordinato l'inchiesta, va tenuto conto infatti della vetustà diffusa della rete idrica cittadina. La dispersione di acqua, insomma, può scavare altri varchi sotto terra e causare altri crolli.

Secondo il pm, poi, ammodernare la rete idrica è un obiettivo "irraggiungibile", "e quindi inesigibile a fini penalistici", "alle condizioni attuali di gestione del servizio, atteso che ogni investimento deve trovare la sua copertura esclusivamente nelle tariffe applicate all'utenza e quindi solo se venissero applicati incrementi, anche esorbitanti, delle tariffe stesse".

Contemporaneamente all'inchiesta sul crollo, subito dopo il disastro, sono iniziati anche i lavori per riportare il lungarno alla normalità. A inaugurare il nuovo lungarno, il 4 novembre in occasione del 50mo anniversario dell'alluvione di Firenze, è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 


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