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Cronaca mercoledì 02 ottobre 2019 ore 11:40

Americane stuprate, ministero difesa parte civile

Il ministero della Difesa parte civile nel processo a carico dell'ex carabiniere Pietro Costa, uno dei due militari accusati di violenza sessuale



FIRENZE — Nel processo in corso al tribunale di Firenze che vede imputato l'ex carabiniere Pietro Costa, uno dei due militari accusati di violenza sessuale nei confronti di due studentesse americane, si sono costituiti parte civile il ministero della Difesa, il Comune di Firenze e la stessa giovane americana che ha accusato Costa di violenza sessuale.

Le prossime udienze a carico di Pietro Costa si celebreranno a porte chiuse, la disposizione del tribunale dopo la richiesta effettuata da Gabriele Zanobini, legale di una delle due presunte vittime.

Non saranno invece risentite le due studentesse, come invece era stato richiesto dai difensori dell'ex militare. Respinta anche la richiesta di ascoltare come testimone un consulente che avrebbe dovuto effettuare una analisi "vittimologica" della giovane di cui Costa avrebbe abusato.

Le prossime udienze sono state fissate per l'8 e il 22 novembre e il 20 dicembre. L'altro carabiniere, Marco Camuffo, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione con rito abbreviato nell'ottobre 2018.

I fatti risalgono al 7 settembre del 2017 e furono le ragazze a denunciare alla polizia la violenza sessuale (vedi qui sotto gli articoli collegati), avvenuta al termine di una serata in discoteca nel palazzo dove le studentesse abitavano: stando ai loro racconti delle due studentesse, all'uscita del locale i due carabinieri si sarebbero offerti di accompagnarle a casa e una volta arrivati le avrebbero costrette a subire i rapporti sessuali, approfittando anche del fatto che entrambe avevano bevuto e quindi si trovavano in condizioni di maggiore debolezza.

I due carabinieri non hanno negato di aver avuto rapporti sessuali ma hanno sempre dichiarato che le ragazze erano consenzienti.


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