Attualità giovedì 16 luglio 2020 ore 21:10
Covid, in Toscana registrazione in aeroporto per chi arriva dai Paesi a rischio
Nuova ordinanza di Rossi: negli scali di Pisa e Firenze le Asl registreranno e tracceranno chi arriva da aree extra Schengen con obbligo di quarantena
FIRENZE — In considerazione dell'impennata di casi di contagio da Covid-19 collegati a persone rientrate in Italia e in Toscana da Paesi al di fuori dell'area Schengen (vedi qui sotto gli articoli collegati), il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato un nuovo provvedimento che ordina alle Aziende sanitarie di registrare e tracciare tutti coloro che arrivano nei due aeroporti internazionali presenti sul territorio regionale, il Galilei di Pisa e il Vespucci di Firenze.
Da sabato 18 luglio quindi le Aziende sanitarie toscane dovranno allestire, presso gli scali di Pisa e di Firenze, stazioni di accoglienza per i viaggiatori in arrivo da aree extra Schengen e che quindi sono tenuti per legge nazionale a rispettare un periodo di 14 giorni di isolamento fiduciario in un domicilio noto, con sorveglianza attiva da parte delle autorità sanitarie per tutta la durata della quarantena.
Presso i punti di accoglienza gli addetti della Asl registreranno i dati personali dei viaggiatori e l'indirizzo del luogo dove trascorreranno la quarantena. I viaggiatori avranno anche la possibilità di sottoporsi ai test sierologici e ai test molecolari (tampone nasofaringeo). Coloro che risulteranno positivi potranno trascorrere l'isolamento presso alberghi sanitari. La stessa opportunità sarà offerta anche allee persone che hanno avuto eventuali contatti stretti con i contagiati.
La nuova ordinanza del presidente Rossi resterà valida fino alla fine dello stato di emergenza sanitaria legata alla pandemia.
Considerando che la maggioranza dei nuovi focolai di Covid registrati in Toscana ha origine straniera e che molte persone risultate positive al SarcVoc2 provengono dall'Albania, dal Perù e dal Bangladesh, il presidente Rossi oggi ha incontrato i consoli di questi paesi chiedendo loro e alle loro comunità la massima consapevolezza e vigilanza sui potenziali rischi sanitari lagati alla diffusione del contagio. La Regione ha attivato una collaborazione con i consolati per informare con precisione e pertinenza chi arriva in Italia dai Paesi al di fuori dell'Unione Europea sulle misure di contrasto della pandemia.
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