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Attualità martedì 16 ottobre 2018 ore 15:32

Coprifuoco per i migranti, la Toscana si divide

Il governatore Rossi e alcuni esponenti del Pd criticano la circolare del prefetto di Firenze. Pieno sostegno invece da parte di Forza Italia



FIRENZE — Si accende il confronto politico sulla circolare del prefetto di Firenze Laura Lega che dispone, dal primo novembre, l'obbligo per i richiedenti asilo di rimanere all'interno dei centri di accoglienza straordinari dalle 20 alle 8 del mattino successivo nonchè di aprire in presenza di operatori pacchi relativi ad acquisti on line. Dopo il capogruppo di Mdp in Consiglio regionale Serena Spinelli, anche il presidente della Regione Enrico Rossi, dell'ex deputato Pd Federico gelli e della consigliera regionale dem Alessandra Nardini.

"Rivolgo un invito a rivedere le circolari emesse in questi giorni dalla Prefettura di Firenze - ha scritto in una nota il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - Contenuti e forma mi paiono inopportuni sul piano costituzionale. È un terreno molto delicato che riguarda le libertà fondamentali di uomini e donne presenti sul territorio nazionale. In gioco ci sono la libertà personale, quella di circolazione, quella della segretezza della corrispondenza che possono essere oggetto di limitazioni solo attraverso provvedimenti da parte dei magistrati".

"In galera ci devono andare le persone che hanno commesso reati, nessuno può essere privato della libertà personale sulla base della proprio condizione - ha aggiunto Gelli - Nessuno può essere privato della libertà personale sulla base della propria condizione. la prefettura di Firenze invece ha deciso di limitare i diritti e le libertà di alcune persone proprio in base alla loro condizione di richiedenti asilo o protezione umanitaria. Si sta apertamente violando ogni norma, a partire dalla Costituzione".

“La decisione della Prefettura di Firenze è senza se e senza ma una limitazione alla libertà delle persone e in quanto tale inaccettabile - ha commentato la consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini - Mi aggiungo alle parole del presidente Rossi, di Federico Gelli e di Serena Spinelli che già hanno criticato questa scelta chiedendo al Prefetto di fare un passo indietro. Gli ospiti dei centri di accoglienza sono prima di persone, esseri umani, più deboli e fragili di molti altri e per questo devono semmai essere sostenuti con più forza e non puniti o marginalizzati o peggio ancora trattati come detenuti. Rilancio anche io l’appello a tornare sulla decisione del coprifuoco per le uscite dalle strutture e il controllo dei pacchi, si possono e si devono trovare soluzioni civili per garantire rispetto delle leggi e serena convivenza. Lo dico ancora una volta, restiamo umani”. 

Di tuut'altro avviso il vicepresidente del Consiglio della Toscana, Marco Stella e il capogruppo di Forza Italia all'Assemblea toscana, Maurizio Marchetti.

"Sacrosanto e condivisibile il provvedimento del Prefetto di Firenze, che prevede il rientro degli immigrati nei centri di accoglienza entro le 20, con l'obbligo di restarci fino alle 8 del mattino - scrivono Stella e Marchetti in una nota - Si tratta di una circolare che si prefigge l'obiettivo di vigilare sul corretto comportamento degli ospiti, allo scopo di assicurare la pacifica e civile convivenza nelle strutture e nell'ambito delle comunità locali, e per questo ringraziamo il Prefetto per l'attenzione dimostrata. Si tratta di una norma già operativa in altre zone d'Italia, e speriamo che in Toscana il modello fiorentino venga preso a esempio da altre Prefetture".

"Condividiamo in toto - proseguono Stella e Marchetti - anche l'altro provvedimento del Prefetto di Firenze, che chiede di vigilare sugli acquisti on line da parte degli ospiti dei centri, visto il ripetersi di consegne da parte dei corrieri di pacchi ai richiedenti asilo. Si tratta di un controsenso, considerata la situazione di indigenza che costituisce il presupposto per la fruizione delle misure di accoglienza. Giusta quindi la richiesta della Prefettura ai responsabili dei Cas, di prevedere l'apertura dei pacchi nelle strutture alla presenza degli operatori sia per ragioni di sicurezza, sia per verificare che gli acquisti siano compatibili con la situazione economica dichiarata dell'ospite".

"Leggiamo poi sulla stampa - precisano i due consiglieri regionali di Forza Italia - che ci sono cooperative e consorzi che criticano il provvedimento e parlano di 'compiti impropri di controllori' per gli operatori sociali: chiediamo che nel caso di rifiuto di far rispettare gli obblighi, vengano tolte le concessioni e gli appalti a quei Centri che violeranno le disposizioni prefettizie. Vorremmo ricordare a questi signori che sono concessionari di appalti con lo Stato, e non dei gestori di campeggi".


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