Attualità giovedì 21 gennaio 2016 ore 14:04
Torna al Senato il ddl sull'omicidio stradale

La proposta di legge è nata dal lavoro congiunto tra le associazioni fiorentine Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, altre realtà ed il Comune
ROMA — Torna ancora una volta al Senato il disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale, dopo che oggi l'aula della Camera ha modificato il testo a approvando, con il voto segreto, un emendamento del deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto.
La maggioranza, che aveva difeso il provvedimento, passato al Senato con la fiducia, è stata battuta nonostante il parere contrario del governo, con 247 voti favorevoli e 219 contrari.
L'emendamento approvato modifica la norma che prevedeva l'obbligo di arresto anche per l'automobilista che si fermava a soccorrere la vittima.
La proposta di legge è nata attraverso un lavoro comune fra Associazione Lorenzo Guarnieri, Associazione Gabriele Borgogni, Associazione amici e sostenitori della polizia stradale, Comune di Firenze e polizia municipale di Firenze.
Gabriele Borgogni, da cui prende il nome l'associazione, era un ragazzo di Firenze nato il 20 settembre 1985.
La sua giovane vita si è spenta a 19 anni, il 3 dicembre 2004, quando è stato travolto a un semaforo da una macchina. L' urto fu terribile. Gabriele riportò ferite gravissime. Morì la sera del 4 dicembre, senza aver mai ripreso conoscenza. I genitori e la sorella furono d' accordo nel donare i suoi organi.
Lorenzo Guarnieri aveva invece solo 17 anni quando il 21 gennaio 2016 ha perso la vita a bordo del suo scooter a Firenze nella zona delle Cascine.
Come Gabriele, era un giovane pieno di vita e gran tifoso della Fiorentina.
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