Rivoluzione 9999

FIRENZE — C'è tutto lo spirito visionario e dissacrante di Rivoluzione 9999 nella monografica che il Museo del Novecento e la Fondazione Architetti Firenze dedicano al gruppo di architetti attivo a Firenze tra il 1968 e il 1972 e composto da Giorgio Birelli, Carlo Caldini, Fabrizio Fiumi e Paolo Galli.

Quattro giovani architetti che, complice la “scoperta dell'America”, cercarono di portare il futuro nella città del Rinascimento e infatti crearono lo Space Electronic, iconico luogo di incontro, di happening, di sperimentazione frequentato da Dario Fo, Julian Beck e Judith Malina con il loro Living Theatre, Van Der Graaf Generator, Rory Gallagher e Canned Heat, dall'Equipe 84, dagli Area di Demetrio Stratos e da Formula Tre.
E sempre loro portarono a Firenze le proiezioni di luci e immagini su Ponte Vecchio, che poi ci siamo abituati a vedere ciclicamente ma che nel 1968 furono un vero e proprio happening perché ridefinirono il modo di guardare a questo iconico monumento cittadino.

L'esposizione, che si affianca alla sezione già normalmente presente nel museo e dedicata all'architettura, permette di accedere a materiali inediti e soprattutto al documentario “A Florentine man”, che Elettra Fiumi ha dedicato al padre e chiesto alla madre di narrare. Una testimonianza rara ed originale con la quale è possibile entrare ancora un po' di più nello spirito e nello sguardo di questo gruppo di giovani capaci di guardare la realtà con occhi diversi dagli altri. 

---

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI