Riapre la Biblioteca di Michelozzo

FIRENZE — L'intervento di restauro è stato diretto da Claudia Gerola responsabile tecnico del Museo di San Marco realizzato con fondi ministeriali per un totale di 150mila euro, ha interessato soprattutto la pavimentazione che da anni presentava dei rigonfiamenti.

"La biblioteca di San Marco - ha detto la soprintendente del Polo Museale Fiorentino Alessandra Marino - " è uno di quegli spazi in cui si racchiude il senso stesso dell'Umanesimo: spazio raccolto e puro, segnato da una sequenza ritmica che costituisce quasi un paradigma dell'architettura prospettica, luogo deputato allo studio e alla conservazione, alla concentrazione e alla calma." 

Il pavimento presente fino ad un anno fa era in cotto posato a spina e risaliva probabilmenteagli anni in cui fu risistemata la sala in occasione della mostra sul Beato Angelico del 1955. Prima del progetto sono stati effettuati degli studi sulle altre pavimentazioni antiche ancora presenti nel museo di San Marco. Nell'Ottocento, secondo alcune foto dei fratelli Alinari, la pavimentazione della biblioteca si presentava alla "Veneziana" con una campitura a riquadri. Al momento della realizzazione di quel tipo di pavimento non furono spostati i grandi armadi, quindi sotto a questi si è trovata la pavimentazione antecedente all'intevento ottocentesco: mattoni in cotto posti a spina, del tutto simili a quelli presenti in altre aree del museo.

Quindi per il disegno dell'intervento sono state riprese le misure delle mattonelle che si trovano davanti all'ingresso della Biblioteca.

Oltre alla pavimentazione sono stati effettuati interventi all'impianto di condizionamento, e sono stati adeguati quello per gli incendi e di illuminazione.
 

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