Cronaca giovedì 19 febbraio 2015 ore 09:21
Nel mito della Birkin, Davide sconfigge Golia

Un'azienda fiorentina che produce borse che ricordano la celebre Birkin di Hermes è stata assolta dall'accusa di contraffazione, con formula piena
FIRENZE — Imputata nel processo la stilista Lin Suping, titolare del marchio J&C. Il tribunale di Firenze l'ha assolta dall'accusa di aver illecitamente copiato il modello del colosso francese della moda "perché il fatto non sussiste".
L'indagine iniziò nel 2010 dopo un accertamento della guardia di finanza che portò al sequestro di un migliaio di borse della J&C: secondo le fiamme gialle, riproducevano troppo fedelmente la Birkin di Hermes.
Nel corso del processo, i difensori dell'imprenditrice, gli avvocati Gianluca Gambogi e Carlotta Corsani, hanno convinto il giudice sulle sostanziali differenze tra i due modelli, senza contare che molti dettagli, come i dispositivi di chiusura, erano diffusi già negli anni Settanta e quindi prima del lancio della Birkin.
Il legale di Hermes invece ha sostenuto che il brand internazionale era stato contraffatto perchè le borse avevano profili di similitudine. Ma il Tribunale ha dato ragione a Lin Suping.
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