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Attualità venerdì 28 giugno 2019 ore 17:25

Viadotto, rabbia per la ciclabile ancora chiusa

Il 24 maggio gli amministratori fiorentini erano in posa sulla pista già pronta, ma dopo un mese le ringhiere chiudono ancora l'accesso



FIRENZE — I cittadini di Novoli si domandano quale problema stia ritardando l'apertura del percorso ciclabile e pedonale che risparmierebbe loro molta strada ed attraversamenti.

Il 24 maggio sul viadotto di San Donato, a Novoli, c'erano l'assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, il presidente della Commissione Urbanistica Fabrizio Ricci ed il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli in sella alle loro biciclette per mostrare l'infrastruttura che sarebbe stata aperta "a breve". A distanza di un mese le biciclette non possono ancora attraversare il percorso ciclabile, ancora chiuso su entrambi i lati dalle transenne.

"Tutto è pronto per aprire il nuovo percorso pedo-ciclabile sul Viadotto San Donato realizzato con i lavori della linea T2 Vespucci. A breve sarà disponibile per pedoni e ciclisti" recitava il post dell'assessore alla Mobilità a due giorni dalle elezioni amministrative.

Sotto il post dell'assessore alcuni cittadini sollevavano perplessità sul progetto dell'opera "Ancora con questi percorsi promiscui bici e pedoni? Sono pericolosi per entrambi! Quando si lascerà progettare certe cose ai veri esperti di mobilità ciclabile, forse a Firenze si potrà veramente cambiare" scriveva Giulio. Paolo sollevava eccezioni sulla pendenza "Stefano Giorgetti, ma ha provato in sella ad una bici a salire sul ponte sulla ciclabile da Novoli in direzione del centro? Ci può dire come si sale?" per poi replicare ad un cittadino che minimizzava sull'aspetto della salita "Se un ente pubblico progetta una pista ciclabile è tenuto a rispettare le norme previste affinché l'infrastruttura sia fruibile a tutti. Pendenza massima inferire al 5% pendenza media inferiore al 2%. Art.8 D.M.557 /1999 (oltre ai ciclisti pendenza attuale non rende possibile l'accesso in sicurezza neppure a chi si sposta su una sedia a rotelle.) Inoltre lo stesso DM sconsiglia la realizzazione di percorsi misti pedoni bici dove ci sia una notevole presenza di pedoni. Visto che ci sono due lati avrebbero potuto fare un lato solo pedonale e uno solo ciclabile, almeno sul ponte, per evitare l'ovvia conflittualità bici-pedoni che non giova a nessuno".


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