Attualità mercoledì 12 giugno 2019 ore 17:24
Urbanistica, Consulta e Ordini contro il ricorso
Nel ricorso contro la variante al regolamento urbanistico Consulta interprofessionale, Ance e Confindustria Firenze intervengono a sostegno del Comune
FIRENZE — Dopo il ricorso proposto da Italia Nostra contro la variante al regolamento urbanistico la Consulta interprofessionale della Città Metropolitana di Firenze e gli Ordini professionali che ne fanno parte quali Architetti, Ingegneri, Geometri, Periti industriali, Periti agrari, Agronomi, Geologi oltre ad Ance Firenze e Confindustria Firenze, hanno deciso di intervenire a sostegno del Comune di Firenze nel giudizio pendente davanti al Tar. L'udienza di merito è prevista il 9 ottobre.
Ne hanno parlato durante un evento organizzato in seguito all’ordinanza del Consiglio di Stato con cui si sospende l’efficacia di alcune norme del Regolamento Urbanistico del Comune di Firenze, gli avvocati Duccio Traina ed Enrico Amante, Silvia Viviani, presidente nazionale Istituto Nazionale di urbanistica, Giuseppe Alberto Centauro, DIDA - Università di Firenze, Carlo Lancia, ANCE Toscana, Giuseppe Comanzo, CNA - Vicepresidente nazionale settore costruzioni e Duilio Senesi, Consulta interprofessionale Città Metropolitana di Firenze.
Incontro molto partecipato "a sottolineare quanto l'attuale momento di incertezza sia un problema molto sentito da tutto il mondo dell'edilizia, che si ripercuote inevitabilmente sui cittadini e sulla città", ha commentato Serena Biancalani, in rappresentanza della Consulta interprofessionale. "L'iniziativa di oggi - ha aggiunto - voleva essere una presa di posizione dei soggetti coinvolti nel processo edilizio per sottolineare l'importanza del tema e l'urgenza di affrontarlo".
Duilio Senesi della Consulta interprofessionale Città Metropolitana di Firenze ha spiegato "Il caso trattato oggi è emblematico, professionisti, imprese e cittadini sono in assoluta emergenza. Nell'immediato è necessario sollecitare l'espressione di merito del Tar, confidando nella conferma del suo primo pronunciamento. In una seconda fase, riteniamo necessario promuovere da un lato occasioni di confronto per cercare di riaffermare una visione condivisa, in particolare tra potere legislativo e giurisdizione, sulle definizioni essenziali che governano l'attività urbanistico-edilizia, dall'altro in ambito comunale sollecitare un ripensamento sull'impostazione del Regolamento Urbanistico, per aderire ad una classificazione puntuale degli edifici e graduare più adeguatamente gli interventi ammissibili, affinché con una classificazione puntuale degli edifici sia possibile una maggiore articolazione della disciplina edilizia, in grado di attivare davvero i processi di rigenerazione urbana, il positivo riuso dei contenitori dismessi e anche di rendere più semplice l'esecuzione degli interventi minuti”.
CNA sta valutando la possibilità di ricorrere contro la sentenza. Giuseppe Comanzo, portavoce Edilizia di CNA Firenze Metropolitana intervenuto oggi al convegno commenta “Piove sul bagnato. L’ennesima tegola per un comparto già duramente provato da un decennio: basti pensare che dal 2009 al 2019 il settore costruzioni nella Città Metropolitana di Firenze ha perso il 13.2% delle proprie imprese e addirittura il 17,4% il solo artigianato”. “Con i cantieri aperti adesso bloccati, chiediamo al Tar di intervenire il più in fretta possibile per dirimere la questione ed invitiamo la nuova Giunta della città a prendersi l’impegno di rivedere a strettissimo giro il regolamento urbanistico per correggere gli elementi che hanno portato al pronunciamento del Consiglio di Stato” conclude Comanzo.
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