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Attualità martedì 29 settembre 2020 ore 10:08

Uno stadio pieno di criticità con un manto da urlo

L'immagine che è emersa dal Consiglio comunale di Firenze è quella di un impianto sportivo di 90 anni che necessita di una ristrutturazione



FIRENZE — L'Artemio Franchi, già Berta, realizzato negli anni '30 ha bisogno di una ristrutturazione, si salva solo il manto erboso, tra i più apprezzati d'Italia. A Palazzo Vecchio la relazione dell'Università di Firenze sullo stato di salute dell'Artemio Franchi è stata presentata ai consiglieri comunali, le "criticità" rilevate in sede di analisi tecnica comportano un ulteriore investimento economico sulla struttura quantificato in 700 mila euro. L'assessore allo Sport, Cosimo Guccione ha sottolineato le parole già usate dal sindaco Dario Nardella "Negli ultimi anni l'amministrazione ha impiegato 600 mila euro l'anno per il mantenimento dell'impianto".

La pesante riqualificazione proposta dalla proprietà gigliata diventa così una occasione per il Comune di Firenze anche in termini economici di mantenimento dell'impianto che rischia, in ogni caso, di rivelarsi una struttura inutilizzabile ai fini sportivi. 

“Lo stadio Franchi è un gioiello d’architettura del Nervi. Il manto erboso - ha ricordato il presidente della Commissione cultura e sport Fabio Giorgetti - è sempre stato uno dei migliori e tra i più apprezzati in Italia. L’emendamento alla legge sugli impianti sportivi vincolati può riuscire a portare al mantenimento delle parti testimoniali dell’opera salvaguardando il valore architettonico dell’impianto. Siamo consapevoli del valore storico ed artistico del Franchi così come della necessità di adeguarlo agli standard di sicurezza europei. A questo punto la palla passa alla Fiorentina”.

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi - consigliera e consigliere comunale Sinistra Progetto Comune, Firenze; Enrico Carpini - consigliere della Città Metropolitana di Firenze Territori Beni Comuni; Lorenzo Ballerini - consigliere comunale Campi a Sinistra, Campi Bisenzio; Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli - consiglieri del Quartiere 2 di Firenze e Vincenzo Pizzolo, consigliere del Quartiere 5 di Firenze hanno commentato "La politica ha provato in ogni modo a "vendere" alla squadra sportiva il costo di altre operazioni, per ultima la ristrutturazione della nuova Mercafir, mentre ora si aggrappa a ogni mezzo per la ristrutturazione dello storico Franchi. Si è finiti per piegare il Parlamento per norme ad hoc, come nei peggiori tempi dei Governi Berlusconi, cercando di additare il Soprintendente come l'unico responsabile di anni di fallimenti dei governi locali. La Giunta di Firenze si rinchiude ed evita di rispondere alle domande delle opposizioni, così come a Campi Bisenzio si evidenzia l'analoga assenza di una visione complessiva dello sviluppo della zona. Un privato punta al massimo risparmio e al massimo rendimento dei propri investimenti. Non bisogna poi dimenticarsi che la nuova proprietà della Fiorentina arriva dagli Stati Uniti, dove le squadre si spostano anche da una città all'altra, tanto da portare Commisso a scherzare sul vedere la Fiorentina in Svizzera... Le risorse del Comune e gli oneri sono soldi di tutte e tutti. Meritano maggiore rispetto. L'urbanistica dei territori dovrebbe corrispondere a un'idea di futuro per chi vive oggi i nostri tessuti urbani e per chi li vivrà nel prossimo futuro. C'è poi un'idea di modello di sviluppo che andrebbe esplicitata. Quanti altri centri commerciali possono saturare il territorio metropolitano fiorentino? Come si immagina che potrà essere Campo di Marte? Cosa accadrà nel comparto sud di Mercafir? Che senso ha discutere di nuovi immensi parcheggi, quando ci vantiamo di voler diventare "verdi" e "sostenibili"? Che futuro è previsto per il Parco della Piana? Tra nuovo aeroporto e nuovo centro commerciale collegato a uno spazio, sembra che il cemento sia l'unica prospettiva di sviluppo che la politica di governo vuole concedere alla zona... La politica ha rinunciato al suo ruolo, specialmente a livello istituzionale. Lo ha confermato oggi la Giunta di Firenze, rispondendo a un question time in Consiglio comunale. Non si pronuncia neanche sull'ipotesi di demolire completamente il Franchi... Il tutto diventa simile a una trattativa tra privati. Il pubblico però non è privato. Quindi tutto finisce per arenarsi. Noi esprimiamo un giudizio molto netto su chi abbia responsabilità per questo stallo. Non appartiene ai privati e alla Fiorentina".


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