Attualità giovedì 22 ottobre 2020 ore 16:02
Un nuovo bando per mettere le case in sicurezza

Il Comune di Firenze ha stanziato un nuovo fondo per i contributi destinati all’installazione di sistemi di sicurezza nelle abitazioni private
FIRENZE — Riattivato anche per l’anno 2020 il bando finalizzato ad erogare contributi ai cittadini per la protezione delle abitazioni private da furti e intrusioni, è quanto hanno annunciato oggi gli assessori Federico Gianassi ed Andrea Vannucci.
Con la delibera di giunta sono stati stanziati 150mila euro. A partire da oggi e fino alle ore 12 del 15 Dicembre, o fino all’esaurimento delle risorse stanziate, possono essere presentate le domande di contributo.
“Andò molto bene lo scorso anno e 166 famiglie hanno ottenuto il contributo comunale per rendere più sicura la casa. Continuiamo come Amministrazione a investire in questa direzione. Una iniziativa che si inserisce nel quadro più ampio delle varie azioni che la nostra amministrazione ha adottato per la sicurezza dei cittadini e che mira a sostenere le iniziative autonome delle famiglie fiorentine per proteggere le proprie case” hanno detto Vannucci e Gianassi.
Nel 2019 su 207 domande presentate, 166 sono state accolte, la maggioranza delle richieste sono arrivata dal Quartiere 5, 49 domande e dal Quartiere 4, 35 domande, e la maggioranza dei fondi sono stati usati per installare portoncini e serrande blindate o per installare sistemi di antifurto. Fra le novità introdotte rispetto ai bandi precedenti c’è la possibilità di ammettere le spese dell’anno 2020, e che saranno ammesse (con riserva) anche quelle domande per interventi che non sono ancora conclusi al momento della scadenza del bando.
Fra i requisiti di accesso serve la residenza nel Comune di Firenze, che siano proprietari o locatari, comodatari, titolari di usufrutto o diritto di abitazione sull’unità immobiliare in cui è realizzato l’intervento; il valore Isee non dovrà essere superiore a 48mila euro, mentre la composizione del nucleo familiare dovrà rientrare in una delle seguenti tipologie: presenza all’interno del nucleo familiare residente di persona che compirà i 70 anni di età entro il 31 dicembre 2020 o che abbia età superiore; presenza di almeno un figlio minorenne, presenza all’interno del nucleo familiare residente di persona diversamente abile con disabilità riconosciuta pari o superiore al 75%; persone che vivono da sole e che quindi costituiscono un nucleo familiare individuale.
Gli interventi ammessi a contributo riguardano l’installazione di sistemi di sicurezza ‘passivi’ delle abitazioni, in particolare: porte blindate o rinforzate, rilevatori di apertura ed effrazione sui serramenti, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento, casseforti a muro, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati, apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline; ma anche il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; saracinesche, grate sulle finestre, serrature, lucchetti, catenacci e spioncini.
Il contributo sarà erogato nella misura del 50% delle spese ammissibili, comprensive di Iva, e comunque non oltre l’importo massimo di 1.500 euro.
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