Ultimo caffè al banco prima della nuova chiusura

Invasione di tazzine sui social network dove i toscani hanno celebrato con un saluto virale l'ultimo caffè servito al banco prima delle nuove chiusure

FIRENZE — La tazzina di caffè servita al banco torna in letargo per la chiusura delle attività disposta dalle misure previste nella nuova classe di rischio arancione. Sarà possibile solo l'asporto ma con divieto di consumazione nei pressi del locale.

"Stamattina ultimo caffè - ha commentato anche il responsabile di Confesercenti Firenze, Lapo Cantini - con lo scambio di due parole con il titolare dell'attività che tutte le mattine ci accoglie alla cassa. Grande tristezza, rabbia e anche un po' di rassegnazione di fronte ad un nuovo provvedimento di chiusura che potrebbe rappresentare un colpo mortale per tante imprese". "Domani forse ci riprova, con il caffè da asporto. Ma non sarà la stessa cosa. Per lui, ma anche per noi" ha concluso Cantini.

Ma oltre al rappresentante della categoria le tazzine sono comparse a più riprese sulle bacheche dei toscani condite da commenti malinconici che hanno unito al "rito del caffè" l'accoglienza all'interno degli esercizi pubblici ed il momento di pausa contraddistinto dalla consumazione. Un cavallo di battaglia del presidente di Confcommercio Firenze, Aldo Cursano "Il bar è la sintesi dello stile italiano e racchiude un mondo di valori amatissimi anche dagli stranieri, oltre ad essere un luogo di servizio e di relazione. E la caffetteria fiorentina, insieme in generale al mondo della ristorazione, suscita sempre grande entusiasmo fra i turisti. I nostri locali storici sono spesso citati come cuore dell’esperienza di una vacanza, la sua parte più sensibile e memorabile” parole che non sono di oggi ma del 28 Gennaio 2020.

Per dare l'idea della privazione cui vanno incontro gli appassionati consumatori ricordiamo uno degli articoli più letti su QUInewsFirenze durante il lockdown con il servizio del caffè espresso da una buchetta del vino nel centro storico di Firenze.

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