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Attualità giovedì 20 gennaio 2022 ore 17:33

Turismo, il Covid rovina la rivincita di Natale

Turisti in calo a Dicembre. Soprattutto gli italiani hanno visitato Firenze: arrivati con l'auto, hanno pernottato in albergo ed hanno speso poco



FIRENZE — La quarta ondata ha avuto un contraccolpo tremendo sul turismo, in particolare quello proveniente dall’estero. Eppure i dati di Novembre facevano ben sperare con 430.000 presenze, di cui 213.000 italiani e 217.000 stranieri.

Il Centro studi turistici ha certificato che ancora una volta sono stati gli italiani ad avere salvato albergatori e ristoratori, commercianti ed artigiani visitando il capoluogo durante le due settimane delle festività.

A Dicembre sono stati 391mila i pernottamenti nelle strutture ricettive, con un incremento del 1356% ma rispetto a Dicembre 2020, di cui 228mila italiani e 163mila stranieri. Rispetto al Dicembre 2019 il calo si attesta al 47%.

“Dopo una ripresa dei flussi alla fine dell’anno, con un mese di novembre davvero positivo - ha detto l’assessore al Turismo Cecilia Del Re -, la risalita dei contagi ha poi avuto conseguenze negative nelle festività natalizie anche se l’anno si chiude con il 50% di presenze in più rispetto al tragico 2020".

Il Centro studi turistici ha svolto anche un’analisi sul profilo del turista arrivato in città nel 2021 "E' italiano ed europeo under 50, che ha raggiunto la città col proprio mezzo, con la Germania che supera gli Stati Uniti quale mercato di provenienza”.

Nel periodo delle festività le strutture ricettive della città hanno registrato un tasso di occupazione medio delle camere pari al 54,1% (59,4% gli hotel e 43,7% l’extralberghiero).

Per quanto riguarda i flussi stranieri, il campione ha segnalato un maggior volume di prenotazioni proveniente dal mercato tedesco, svizzero, spagnolo, olandese e austriaco. Assenti i mercati extraeuropei

Il settore chiude con circa 3 milioni di pernottamenti, il 53% rispetto al 2020. I pernottamenti degli stranieri sono stati oltre 1,6 mln (51,9%), a fronte di 1,4 mln di presenze italiane (54,7%). I dati migliori riguardano il settore alberghiero (62%), con un buon recupero del settore extralberghiero (36,9%). In merito alle prospettive del mercato per il primo 2022, le aspettative sono di un ulteriore consolidamento della ripresa per il 41% del campione, a fronte di un 26,2% circa di stabilità dei flussi.

I dati del 2021 fanno emergere un nuovo profilo di visitatore dell’ambito turistico fiorentino: la quota dei turisti italiani passa dal 27,3% al 46,5%; si è ridimensionato il segmento degli stranieri; è diminuita la durata della vacanza e di conseguenza la ricaduta economica del settore. Ora il turista italiano manifesta più attenzione verso le sistemazioni alberghiere, ma riduce la durata del soggiorno (da 2,9 del 2019 alle 2,5 notti del 2021).

Cambia anche il profilo del turista straniero: allunga la durata del soggiorno e sposta l’attenzione verso le soluzioni ricettive extralberghiere. Aumenta l’incidenza dei mercati europei e cambia sensibilmente la composizione e l’incidenza dei primi cinque mercati esteri: si passa dai top 5 Stati Uniti (19%), Regno Unito (6%), Cina (6%), Germania (5%), Francia (5%) ai nuovi top 5: Germania (15%), Stati Uniti (13%), Francia (13%), Paesi Bassi (13%), Spagna (5%).

Dopo Firenze, la domanda turistica concentra le scelte di pernottamento in poche altre località dell’ambito: Figline e Incisa Valdarno, Calenzano, Sesto Fiorentino, Fiesole e Reggello

Stesso comportamento evidenzia anche il turista straniero, con una particolare preferenza per il territorio del Comune di Incisa e Figline Valdarno. I turisti Usa e francesi prediligono in assoluto Firenze. Gli olandesi scelgono Figline e Incisa Valdarno, Rignano, Reggello e Fiesole. Infine, anche gli spagnoli concentrano le scelte ricettive sulla città di Firenze.

In assoluto il turista dell’ambito Firenze e area fiorentina preferisce pernottare in strutture alberghiere (64% delle presenze). Fra queste le scelte più frequenti sono per i 4 stelle e i 3 stelle, rispettivamente il 37,9% di presenze e il 17,1%. La fascia di età prevalente dei turisti dell'ambito è compresa tra i 36 ed i 55 anni.

Le principali richieste dei turisti rivolte agli operatori riguardano la mobilità sul territorio e le indicazioni per raggiungere le attrazioni turistiche. Forte anche l'interesse per l'enogastronomia, sia per le produzioni tipiche del territorio sia sui ristoranti o sulle proposte e/o servizi di degustazioni. Seguono le richieste di informazione su musei, sulle risorse storico artistiche e sugli altri luoghi della cultura. 

Si conferma il profilo di un turista che raggiunge il territorio con mezzi propri e per questo ha una maggior necessità di informazioni per effettuare i trasferimenti tra le diverse località, per individuare gli itinerari che gli permettono di raggiungere gli attrattori culturali, le aree e gli spazi aperti di interesse naturalistico e paesaggistico, di scoprire la cultura dei luoghi attraverso i prodotti tipici, l’enogastronomia e le degustazioni, ma soprattutto di poter soddisfare gli interessi personali e le passioni attraverso le occasioni di shopping.


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