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Attualità lunedì 16 marzo 2020 ore 14:55

“Troppe code per la spesa, sospendere le attività"

Filcams Cgil Firenze lancia l'allarme sugli assembramenti nei supermercati ed annuncia iniziative per far rispettare le misure contro il Coronavirus



FIRENZE — "Continuiamo ad assistere, ancora oggi, a lunghe ed interminabili code davanti ai supermercati che di fatto sono assembramenti, in pieno contrasto quindi alle disposizioni legislative in materia di contrasto al Coronavirus" a lanciare l'allarme è stato il sindacato Filcams Cgil Firenze che si è dichiarato pronto a chiedere "la sospensione delle attività".

"Ribadiamo con forza alla cittadinanza di assumere comportamenti intelligenti e coerenti, adottando modalità diverse di fare la spesa, utilizzando anche i negozi di vicinato. Non c’è necessità di andare più volte al giorno, più volte alla settimana a fare la spesa. Alle aziende chiediamo da giorni ormai il rigoroso rispetto delle procedure sanitarie, rafforzate anche dal protocollo sottoscritto con il Governo, ma alcune sembrano sorde alle ripetute segnalazioni. Chiediamo che si faccia prevalere solo ed esclusivamente il bene collettivo, dei lavoratori, della salute pubblica, che non possono, non devono essere sacrificate sull’altare degli incassi, soprattutto in questo tragico momento che tutto il paese sta vivendo. Nel caso in cui non si provvedesse alla puntuale e scrupolosa applicazione delle procedure sanitarie e di salvaguardia della salute dei lavoratori, chiederemo la sospensione dell'attività".

"Chiediamo, alle istituzioni, che nei supermercati sia consentito solo ed esclusivamente l’acquisto generi di prima necessità, impedendo alla clientela di girovagare nei negozi in cerca di generi assolutamente inutili. Chiudano le corsie delle profumerie, vengano sbarrati gli scaffali della cancelleria e di tutto ciò che non serve. Accade troppo spesso di assistere a clientela che, dopo aver fatto ore di coda accede ai negozi, una volta dentro colga l’occasione per acquistare anche il superfluo, di fatto rallentando l’ingresso di chi è fuori in coda e girovagando come si fosse a fare spesa in un giorno normale. Basta! Fare la spesa non è l’occasione per uscire di casa! Purtroppo continuiamo a constatare che la causale “andare a fare spesa” è abusata per prendere aria! Si intervenga, anche regolamentando quanti accessi vengono fatti giornalmente nella stessa giornata. Chiediamo ai sindaci il rispetto delle disposizioni legislative in materia".

Ed ancora "Sollecitiamo la riduzione dei nastri orari di apertura nei giorni feriali, come da oggi fa un'importante catena alimentare, Unicoop Firenze, e chiediamo con forza la chiusura degli esercizi commerciali nella giornata domenicale. Si lasci da parte la logica del ‘sempre aperto’ per fare incasso, si privilegino scelte di buon senso che vadano incontro anche a quei lavoratori che non sono figli di nessuno. La chiusura di un giorno alla settimana consentirebbe alle aziende di sanificare, riorganizzare, rifornire e dare quel sacrosanto ristoro psicologico e fisico di cui necessitano le lavoratrici e i lavoratori" ha concluso il sindcato.


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