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Attualità sabato 26 marzo 2016 ore 14:58

Tredici appartamenti per la vita autonoma

La giunta della Società della salute ha approvato i progetti "Casa insieme" e "Casa insieme terza età" per dare una casa a disabili e anziani fragili



FIRENZE — Si tratta di progetti attivati nell’ambito della sperimentazione promossa dalla Regione Toscana al fine di innovare i percorsi assistenziali a carattere residenziale per persone anziane o con disabilità.

“Sperimentazioni ad hoc - ha detto Sara Funaro, assessore comunale alla casa e presidente della Sds - per promuovere percorsi di vita autonoma in un’ottica di autosufficienza e socializzazione

Anziani e disabili risiederanno in alcuni mini appartamenti della cooperativa L’Uliveto, che si trovano vicino alla Rsa gestita dalla stessa cooperativa in via del Crocefisso del Lume in zona Nave a Rovezzano.

"Con queste sperimentazioni - ha aggiunto l'assessore - si rafforza l’intervento della Società della salute e dei due Enti consorziati, ovvero il Comune e l’Azienda sanitaria, nello spazio assistenziale compreso tra la permanenza a domicilio e il ricovero in strutture protette. Diversi gli obiettivi dei due progetti che vanno nella stessa direzione del nostro programma che prevede massima attenzione agli anziani e alle persone fragili: nello specifico, l’intento del progetto ‘Casa insieme’ è anche ricollocare in un ambiente adeguato le persone con disabilità, mentre quello del progetto ‘Casa insieme terza età’ è ritardare l’ingresso degli anziani fragili in strutture ad alta protezione assistenziale”.

“Sono due progetti innovati e di spessore grazie ai quali le persone svantaggiate vengono inserite in un ambiente familiare in cui si è ricreato lo spirito della comunità - ha detto il presidente della cooperativa L’Uliveto Francesco Vannoni -. Il nostro obiettivo è offrire un’assistenza sanitaria di alto livello in cui viene data grande attenzione alle persone svantaggiate ma autosufficienti e allo sviluppo di percorsi di vita autonoma anche attraverso momenti di socializzazione e animazione”.

Con il progetto ‘Casa insieme’ saranno disponibili 8 mini appartamenti per un totale di 8 posti letto, dotati di cucina per persone con disabilità, in cui i residenti potranno realizzare un proprio percorso di vita autonomo, ma al tempo stesso protetto: vi sarà, infatti, la possibilità di ospitare un eventuale assistente alla persona e sarà garantito un ‘pronto intervento assistenziale’ dalla vicina Rsa, presso la quale sarà possibile accedere a servizi come la fornitura del pasto e della lavanderia per gli indumenti personali.

Sempre legati al mantenimento dell’autonomia in un ambiente protetto sono i 5 mini appartamenti, per un totale di 10 posti letto, previsti nel progetto ‘Casa insieme terza età’ destinati ad anziani fragili.

I due progetti prevedono prestazioni comuni come ad esempio l’alloggio comprensivo delle utenze, il vitto (se previsto nello specifico progetto d’inserimento), la lavanderia della biancheria piana e degli indumenti personali degli ospiti (se previsto nello specifico progetto d’inserimento), le pulizie degli alloggi e degli spazi comuni, l’assistenza alla persona e l’attività di animazione e socializzazione con intensità diverse a seconda della tipologia di progetto.

Sono invece prestazioni previste solo per il progetto ‘Casa insieme’ l’assistenza infermieristica, l’assistenza psicologica, l’attività fisioterapica e il servizio di trasporto.

Le varie prestazioni saranno realizzate da educatori/animatori, infermieri, fisioterapisti, psicologi e operatori socio assistenziali.

L’ammissione di una persona ai due progetti residenziali avviene su autorizzazione degli uffici competenti dell’Azienda Usl e del Comune, sulla base di un progetto di assistenza personalizzato definito dalla competente Unità di valutazione handicap zonale (per il progetto ‘Casa insieme’) o dall’Unità di valutazione multiprofessionale (per il progetto ‘Casa insieme terza età’)


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