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Spaccate e furti, nuovi raid e rebus denunce

"Anche basta.." cittadini nuovamente colpiti dopo l'assemblea di vicinato con le istituzioni e il Comitato per la sicurezza riunito contro il fenomeno



FIRENZE — Nuovo raid di spaccate e furti sulle autovetture in sosta, a segnalarlo sono stati ancora una volta i cittadini di San Jacopino che rinnovano l'invito a "denunciare" gli episodi ma chiedono anche chiarimenti in merito alla gestione degli illeciti sulla base della nuova normativa.

L'aspetto della denuncia è il tema più ricorrente nei post e commenti sui social dei gruppi fiorentini e se da una parte tutti invitano a sporgere denuncia dall'altra sembrano esserci tanti interrogativi.

Il raid del giovedì sera segnalato dai Cittadini Attivi in via Benedetto Marcello sembra essere stato particolarmente accusato dal rione. Il primo motivo è che avrebbe anticipato il consueto delirio del fine settimana ed il secondo è che non è avvenuto su una via secondaria ma sull'arteria di raccordo tra viale Francesco Redi, San Jacopino e Leopolda - Porta al Prato, nel mezzo dei controlli serrati e rinforzati che hanno portato nelle scorse ore ad alcuni fermi da parte delle forze dell'ordine.

"Stanotte è stata colpita via Benedetto Marcello - spiega Simone, portavoce dei Cittadini Attivi - dove abbiamo rinvenuto due vetture con tutto il vetro sfondato e razziate, Non si arresta neanche dopo la riunione del Cosp. Noi speriamo vivamente che i controlli rafforzati possano servire ma dobbiamo ammettere che stona l'invito ai cittadini di montare un antifurto passivo così da allontanare i malintenzionati. Il problema di fondo è che quando suona l'allarme il danno è già fatto. Vorremmo comprendere meglio il sistema della gestione dei reati considerati minori per effetto della riforma Cartabia affinché non si trasformi in una lotta tra poveri: se fai la denuncia il reato è perseguibile, altrimenti il soggetto viene identificato ma poi torna in libertà".

Il Comitato Cittadini Attivi ha promosso la scorsa settimana una assemblea civica molto partecipata sul tema ed ha messo davanti cittadini ed istituzioni. All'incontro è seguita la riunione del Comitato per la sicurezza richiesto dal sindaco e presieduto dal prefetto che si è concluso con l'annuncio di controlli rafforzati e con l'invito a denunciare gli episodi alle forze dell'ordine.

La Riforma Cartabia ha fatto discutere per quanto concerne l'aspetto della discrezionalità del procedimento affidata alla sola parte offesa dal reato ed un contesto come quello fiorentino mostra il caso limite in cui il furto e danneggiamento è generalizzato per cui parrebbe assottigliarsi il confine tra interesse del singolo e interesse della collettività.


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