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Cronaca venerdì 26 agosto 2022 ore 13:34

Ristrutturazione abusiva per farsi l'hotel abusivo

polizia municipale
Foto d'archivio

Non c'era nulla in regola in quellaffittacamere, dagli affittuari agli impianti alla morfologia ricavata nella palazzina. E' scattata la denuncia



FIRENZE — Un 70enne residente a Firenze è stato denunciato per favoreggiamento all'immigrazione clandestina, falso ideologico, abuso edilizio, oltre al sequestro di 35mila euro in contanti, la confisca di un’auto nuova e una palazzina con modifiche edilizie abusive dichiarata inagibile: è il risultato di un’indagine del reparto Rifredi della polizia municipale durata 4 mesi.

Tutto è iniziato a fine Aprile quando, a seguito di una perquisizione delegata dalla procura di Firenze in una palazzina per l'uso di un contrassegno invalidi falsificato, gli agenti avevano sequestrato 4 etti di hashish, telefoni cellulari, oggetti atti allo scasso e refurtiva varia denunciando 4 persone in stato di clandestinità ed effettuando un arresto. 

Ma durante la perquisizione emersero gravi indizi per altri reati nei confronti del proprietario della palazzina, già segnalata qualche anno fa come affittacamere abusivo a seguito di una ristrutturazione anch'essa abusiva con diniego di sanatoria e ordine di demolizione delle opere abusive. Si sospettava avesse subito una nuova ristrutturazione, sempre abusiva e senza nessun progetto ad eventuale sanatoria.

Fatte le dovute verifiche all'ufficio urbanistica del Comune dopo aver confrontato le foto fatte al momento della perquisizione, è stato così ipotizzato che la struttura fosse stata modificata radicalmente per ottenere monolocali con impianti sanitari ed elettrici non a norma al fine di affittarli a persone che non volevano o non potevano legalmente figurare. 

Il proprietario della palazzina risultava irreperibile all'anagrafe di Firenze da 2 anni ma proprietario di due attività ricettive e un bar in zona stazione su cui pendevano solo per il Comune di Firenze 30mila euro di cartelle esattoriali non riscosse.

I sopralluoghi alle attività ricettive effettuati con il supporto della squadra amministrativa della questura hanno portato a rilevare alcune irregolarità gestionali con il mancato aggiornamento alla Camera di commercio.

Una nuova perquisizione presso la palazzina (legalmente di proprietà di una società di cui l'uomo era il legale rappresentante e dove di fatto abitava) dava nuovi ed inaspettati riscontri: da un punto di vista urbanistico si aveva conferma della sua trasformazione (3 piani fuori terra) con totale 6 camere con bagno (2 anche con un punto cottura) e della realizzazione di una scala per raggiungere il sottotetto (dove insisteva un pregresso ordine di demolizione) dove si trovavano 2 camere realizzate ex novo prive dei requisiti di abitabilità per altezza e illuminazione.

Tra gli affittuari abusivi c’erano anche due clandestini di cui uno già identificato e denunciato durante la prima perquisizione. Gli affittuari hanno dichiarato di pagare dai 350 ai 500 euro al mese per la stanza più un contributo di circa 100 euro al mese per le utenze.

Nella stanza abitata dall'uomo (di fatto il proprietario) gli agenti hanno trovato e sequestrato 35.000 euro in contanti oltre a diverse ricevute di affitto prive di valore fiscale. L’uomo è stato denunciato per il favoreggiamento, continuato, all'immigrazione clandestina, alloggio oneroso a clandestino,
falso ideologico, abuso edilizio per interventi realizzati senza scia, con il sequestro della somma di denaro reperita nei cassetti della sua stanza.

Inoltre gli agenti gli hanno notificato un’ordinanza di riscossione coattiva per i 30.000 euro di cartelle esattoriali non pagate con confisca di un Suv acquistato da poco tempo e pagato per contanti (che l'uomo giustificava come un regalo dell'anziana madre).

La Procura ha convalidato i sequestri e l'ufficio urbanistica ha dichiarato inagibile la palazzina in attesa di interventi di rimessa in pristino delle irregolarità e delle condizioni igienico sanitarie. In caso di inottemperanza la palazzina potrebbe essere acquisita al patrimonio immobiliare del Comune come prevede la legge.


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