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Attualità venerdì 22 novembre 2019 ore 16:56

Protesta per gli alloggi vuoti e non assegnati

I cittadini in attesa di un alloggio hanno chiesto il riconoscimento dell'autorecupero per gli immobili pubblici in attesa di ristrutturazione



FIRENZE — Questa mattina Resistenza Casa - Sportello Solidale, Unione Inquilini e Movimento di lotta per la casa Firenze si sono riuniti davanti alla sede di Casa spa per denunciare la carenza di alloggi pubblici e la contemporanea presenza di case popolari che sarebbero vuote anziché essere state assegnate ai richiedenti. I movimenti sono tornati a chiedere la possibilità di effettuare direttamente i lavori necessari alla ristrutturazione dei singoli alloggi sfitti.

"Le case popolari vengono chiuse con la porta blindata e rimangono sfitte per un tempo lunghissimo. Gli alloggi popolari sfitti sono oltre 700, tutto ciò è inaccettabile!" hanno detto gli organizzatori del presidio che hanno annunciato come prima iniziativa di lotta, una campagna di denuncia delle case popolari tenute vuote da Casa spa. "Il nostro obiettivo è ottenere una loro sollecita assegnazione da parte del Comune, attraverso un adeguato stanziamento di soldi da parte della Regione per i lavori di manutenzione e con il coinvolgimento attivo degli stessi assegnatari in esperienze di autorecupero".

Il consigliere comunale Dmitrij Palagi ha preso parte al presidio ed ha commentato "Abbiamo partecipato all'appuntamento di protesta, salendo con la delegazione ricevuta dal presidente Talluri. L'emergenza abitativa, in tempi di forte crisi economica, è un problema di tutto il Paese, pesante anche sul territorio del Comune di Firenze. Il dato più rilevante è come siano circa 700 le case vuote, stando ai dati del 2019 dell'Osservatorio regionale sulla Casa analizzati dai movimenti. Non si può solo parlare di quelle abitazioni in attesa di finanziamenti per le ristrutturazioni, occorre tenere conto di quelle interessate da lavori programmati e di quelle ancora non assegnate ma già disponibili. Saremo al fianco delle realtà che hanno promosso il presidio per sostenere una battaglia che chieda un piano casa a tutti i livelli, partendo da quello dei finanziamenti nazionali. Da approfondire anche la possibilità di modificare i regolamenti a favore di chi sarebbe disponibile, come assegnatario, a svolgere lavori in economia per immobili in attesa di ristrutturazione. Una manifestazione importante questa mattina, per ribadire la centralità del tema casa nella nostra società e soprattutto nella nostra città"


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