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Attualità mercoledì 25 maggio 2016 ore 18:10

Si apre la voragine delle polemiche

Servizio di Elisabetta Matini

Le opposizioni chiedono un Consiglio comunale straordinario dopo il disastro sul lungarno Torrigiani. Amato: "Una ferita che resterà a lungo"



FIRENZE — Dopo i primi momenti di apprensione e di sconforto, già si profilano all'orizzonte quelli delle polemiche e dei dibattiti che terranno banco in Comune. “Nessuna voglia di fare polemica ad ogni costo e nessuna propensione allo sciacallaggio politico, precisiamolo subito. Anzi, di fronte agli eventi che mettono in ginocchio Firenze non esistono più né destra, né sinistra, né maggioranza, né opposizione: torniamo tutti ad essere fiorentini e tutti siamo pronti a rimboccarci le maniche per il bene della nostra città. Ma questo non ci esime da chiedere con la massima urgenza alcune delucidazioni su quanto accaduto”. 

Lo dicono in coro i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, de La Firenze Viva e di Fratelli d’Italia che hanno alla presidente del Consiglio Comunale Caterina Biti di "convocare, quanto prima, un consiglio comunale straordinario per affrontare l’accaduto”, vale a dire la voragine che si è aperta nella strada sul lungarno Torrigiani, a due passi dal Ponte Vecchio e dagli Uffizi.

“Ogni anno il comune di Firenze paga fior di quattrini a Publiacqua – spiegano – non solo per gestire, ma anche per manutenere l’acquedotto fiorentino. Forse non sarà possibile economicamente sostenere il monitoraggio 24 ore su 24 di tutta la rete idrica, ma almeno dei punti cruciali, come uno snodo di queste dimensioni che, per giunta, si trova a 50 m da un pezzo di patrimonio dell’umanità quale il Ponte Vecchio, deve essere controllato quasi tutti i giorni. Per non parlare poi della ‘questione amianto’: come sappiamo bene infatti gran parte delle tubature dell’acquedotto fiorentino sono state costruite con fibre di Ethernit".

C'è poi la questione dei "cittadini che avrebbero segnalato delle anomalie già a mezzanotte, fonti accreditate anche dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani - aggiungono i consiglieri di opposizione - se tutto questo fosse confermato, ci sarebbe da porre una sola domanda: perché non si è intervenuti subito, ma soltanto dopo 6 ore a disastro avvenuto? In questo caso qualcuno dovrebbe rispondere pesantemente dell’accaduto!"

Per la consigliera di Alternativa Libera Miriam amato "la voragine è una ferita destinata a rimanere a lungo nell'immaginario collettivo". Anche per Amato, che si esprime "se, come sembra, la perdita fosse dovuta da rotture dell'acquedotto, si pone ancora più urgentemente anche nella nostra città il problema dello stato di salute delle infrastrutture idriche che in gran parte dell'Italia sono un colabrodo. Non è la prima volta che perdite d'acqua innescano frane e cedimenti" commentano così Samuele Segoni e Miriam Amato, rispettivamente deputato e consigliera comunale di Alternativa Libera in merito alla voragine sul Lungarno che si è aperta questa mattina tra Ponte Vecchio e Ponte delle Grazie. Entrambi chiedendo chiarimenti sull'accaduto annunciano di presentare un question time presso il Consiglio Comunale di Firenze e al Governo affinché sia fatta luce sull'accaduto chiedendo cosa si intende fare per prevedere e prevenire simili situazioni e manutenere adeguatamente le reti idriche senza aggravare le tariffe a carico dei cittadini.

Per la consigliera di Alternativa Libera Miriam amato "la voragine è una ferita destinata a rimanere a lungo nell'immaginario collettivo". Anche per Amato, che si esprime in una nota congiunta con il deputato Samuele Segoni, "se, come sembra, la perdita fosse dovuta da rotture dell'acquedotto, si pone ancora più urgentemente anche nella nostra città il problema dello stato di salute delle infrastrutture idriche che in gran parte dell'Italia sono un colabrodo. Non è la prima volta che perdite d'acqua innescano frane e cedimenti".


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