Attualità martedì 01 ottobre 2019 ore 15:44
Olimpiadi 2032, asse strategico Toscana ed Emilia
Il presidente toscano ha messo in evidenza il gap infrastrutturale ed invitato a sollecitare il governo per sbloccare le grandi opere sul territorio
FIRENZE — Oggi a Firenze si è tenuta una tavola rotonda organizzata dai quotidiani La Nazione e Il Resto del Carlino dal titolo ‘Olimpiadi 2032, Firenze e Bologna oltre il sogno' alla quale sono intervenute le istituzioni regionali e metropolitane di Toscana ed Emilia. Parola d'ordine: sostenibilità. Ma dagli interventi sono arrivati anche inviti a coinvolgere altre città, ad iniziare da Roma che ha rinunciato alla corsa per l'assegnazione ma è tornata in ballo come città che potrebbe accogliere la cerimonia inaugurale.
Sul tavolo fiorentino una strategia condivisa per portare in Toscana ed Emilia Romagna il più grande evento sportivo planetario. Tra gli ospiti Romano Prodi, il presidente della Toscana Enrico Rossi e dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, i due sindaci Dario Nardella e Virginio Merola ed il senatore Pier Ferdinando Casini.
Enrico Rossi ha dichiarato "La Toscana ha un problema in più rispetto all'Emilia Romagna, ha una dotazione infrastrutturale che va adeguata se non vogliamo che il sogno diventi un incubo. Se non realizziamo una stazione dell'Alta Velocità a Firenze, a Santa Maria Novella non entrerà più uno spillo. Ma non solo i treni, sia quelli dell'Alta Velocità che i regionali, non c'è spazio per le persone. Un altro punto riguarda lo sviluppo aeroportuale: occorre una pista adeguata, una come una portaerei non funziona, rischieremmo solo una brutta figura a livello mondiale. Non chiediamo più aerei ma una pista come si deve. A Bologna invidiamo la stazione dell'AV, presto sarà inaugurato il people mover, dalla stazione all'aeroporto, ed uno scalo che è collegato con i maggiori aeroporti internazionali". "La Tirrenica - ha aggiunto Rossi - non può finire in un tratturo. Prendete la cartina dell'Italia: l'unico punto dove c'è un vuoto nel sistema autostradale costiero è sulla costa toscana. Se pensiamo di utilizzare località costiere per eventuali competizioni, sono indispensabili almeno 4 corsie in sicurezza. Senza poi dimenticare le terze corsie autostradali, soprattutto sulla Firenze Mare. Questi punti, oltre al fatto di impiegare bene le risorse a disposizione, sono condizioni base affinché la Toscana e l'area centrale possano essere in condizione di celebrare un evento così importante". "Ritengo basilare che il fulcro siano le due regioni, ma al tempo stesso credo sia giusto allargare il coinvolgimento, cercare tutte le sinergie possibili con altre città, tipo Roma, e dialogare col Coni" ha concluso il governatore.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che di fatto ha convocato il tavolo per creare una road map si è detto soddisfatto di aver riunito presidenti di regione e sindaci di Città Metropolitane per un obiettivo che "non è una boutade velleitaria" ma "può essere realizzabile concretamente e sostenibile dalle due città che rappresentano il made in Italy". Il primo cittadino del capoluogo toscano ha sposato la proposta di collegare le Olimpiadi all'Alta Velocità per mettere in connessione tutte le città che potrebbero essere coinvolte, superando l'ostacolo principale che vede oggi Firenze ferma al palo sulla realizzazione del passante ferroviario.
Romano Prodi si è presentato con una proposta di ampio respiro "Le Olimpiadi devono essere italiane" ha detto. "Testa e cuore possono stare a Bologna e Firenze, ma occorre una spesa tollerabile ed adeguata al territorio". Secondo Prodi sarebbe meglio "non mettere in crisi un territorio ristretto" ma creare una serie di eventi come ad esempio "eventi pugilistici a Verona, gare di vela a Napoli e pallanuoto a Genova". La riflessione dell'ex presidente del Consiglio ha una premessa "le Olimpiadi hanno comportato deficit importanti ovunque siano state fatte, per questo vanno diffuse sul territorio".
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